Prorogati i termini per l’invio della modulistica sull’accertamento dell’esistenza di vita. Rispettare la scadenza dell’Inps è fondamentale per la pensione.
Nel momento clou della riforma pensionistica, è sicuramente importante prestare attenzione a tutti i vari passaggi. Sia da parte di chi è preposto alla messa a punto degli strumenti, sia da chi li utilizza. In questo caso, visto che anche l’emergenza sanitaria ci ha messo del suo per complicare i vari passaggi, per non perdere un diritto sacrosanto saltando magari un dettaglio, meglio avere la massima accortezza. Nello specifico, su tutti i documenti che servono per riuscire ad accedere alla pensione.
Un caso sul quale occorre tenere gli occhi aperti, è certamente quello dell’accertamento dell’esistenza di vita. Un passaggio che è quasi un pro-forma ma che risulta fondamentale, sia per chi eroga che per chi accede. L’Inps ha fatto sapere che per i pensionati residenti all’estero il termine per presentare il documento verranno dilazionati. In generale, meglio non lasciarsi crescere l’erba sotto i piedi.
Occhio vigile, quindi, sui nuovi termini. Anche perché, qualora tale documento non arrivi, il rischio è che l’Inps sospenda di erogare la pensione. L’accertamento dell’esistenza di vita avviene attraverso l’istituto di credito che si occupa dei pagamenti dell’Inps all’estero, ossia il Citibank NA. Ora, la scadenza originale per l’anno 2021 era prevista per il 5 febbraio prossimo. Tuttavia Citibank, in accordo con l’Inps, ha disposto una ricalendarizzazione, posticipando i termini per la consegna del modulo.
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Occhio alle scadenze: cosa fare per non farsi sospendere la pensione
A ottobre scorso, l’invio era già stato effettuato per i pensionati residenti nell’Est Europa, Asia (incluso il Medio Oriente), Scandinavia e Americhe. La proroga sarà di tre mesi e sarà valida anche per coloro che risiedono nei Paesi europei rimasti fuori dal primo invio, in Africa e in Oceania, qualora non abbiano ancora potuto terminare il procedimento partito a ottobre 2019.
Le proroghe sono tuttavia differenti. Per coloro che hanno ricevuto il modulo inviato a ottobre, la consegna dovrà avvenire entro il 19 giugno 2021. In caso contrario, a partire dal mese successivo, scatterà la sospensione della pensione. Per i residenti in Europa, Africa e Oceania, i mesi a disposizione saranno 4: dall’invio dei moduli (previsto a maggio), il reinvio dovrà avvenire tassativamente non oltre il 7 settembre 2021.