Ape Sociale: le novità introdotte dalla Legge di Bilancio
La nuova Legge di Bilancio ha introdotto alcune novità sulle pensioni in particolare: Ape Sociale e Opzione Donna. Vediamo insieme.
L’Ape Sociale è una misura che consente di andare in una sorta di pre pensionamento, in attesa di maturare l’effettiva età per la pensione di vecchiaia, fissata a 67 anni negli anni 2019, 2020 e 2021. Possono beneficiarne chi ha almeno 63 anni e versa in situazioni di disagio economico. Durante il periodo di pre pensionamente, il contribuente, in attesa di maturare il diritto alla pensione vera e propria, riceve un sussidio mensile dell’importo massimo di 1.500 euro lordi.
Queste le condizioni per il diritto all’Ape:
a) aver cessato l’attività lavorativa (dipendente, autonoma e parasubordinata); b) non essere titolare di una pensione diretta; c) trovarsi in una delle “particolari” situazioni tutelate; d) averee tra i 30 o 36 anni di contributi; e) maturare una pensione di vecchiaia d’importo non inferiore a poco più di 721 euro.
Uno sconto speciale è previsto a favore delle lavoratrici e, in particolare, a quelle madri: hanno diritto alla riduzione di un anno del requisito contributivo per ogni figlio, fino a un massimo di due anni (figli legittimi, naturali, adottivi). Pertanto, per esempio, la madre con due figli accede all’Ape sociale con 28 anziché 30 anni di contributi (34 e non 36 anni, se risultano addette a lavori gravosi).
Ape sociale: le novità della legge di Bilancio 2021
La legge di Bilancio 2021 ha introdotto un’importante novità: ha prorogato l’Ape sociale al 31 dicembre 2021. Dal 1° gennaio 2021, tutti coloro che hanno i requisiti che abbiamo sopra elecanti possono presentare domanda per ottenere il beneficio.
Per beneficiare dell’Ape sociale è necessario presentare due distinte domande, in tempi differenti.
La prima domanda è quella che viene presentata per il riconoscimento del diritto da parte dell’Inps. L’Inps comunica, in caso di esito positivo, al riconoscimento dell’Ape con indicazione della prima decorrenza utile o eventualmente con differimento della decorrenza.
In caso di esito positivo da parte dell’INPS, il beneficiario può fare la seconda domanda: quella di liquidazione.
Normalmente, l’Ape è erogata a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.