Anche quest’anno l’esame di maturità sarà condizionato dall’emergenza coronavirus. Ecco le modalità e una clamorosa novità che di certo non piacerà agli studenti
Non c’è pace per gli studenti italiani che continuano a pagare un prezzo salatissimo per via della situazione delineatasi con il covid-19. Oltre all’ormai estenuante alternanza tra didattica a distanza e lezioni in presenza a creare disagi ai nostri scolari c’è anche la questione dell’esame di maturità.
Almeno per ora la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina sembra orientata confermare la medesima modalità del 2020, ovvero quella del maxi orale. La maggioranza (ma anche una parte dell’opposizione) si è espressa positivamente a tal proposito, quindi a meno di clamorosi ribaltoni anche quest’anno non ci saranno i tanto temuti scritti.
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In virtù del cambio di visione sulla DAD (adesso è considerata strutturale e non emergenziale), è in programma una novità che non farà piacere a molti. Tornano infatti le bocciature per tutte le classi e le non ammissioni all’esame.
Lo scorso anno erano state congelate visto che la pandemia è arrivata a marzo inoltrato quando di solito ci si avvia verso la fase finale dell’anno scolastico. Quindi per accedere agli esami di stato bisognerà avere un giudizio complessivamente positivo al netto di qualche 5 che può essere fisiologico.
L’alternanza scuola-lavoro (chiamata PCTO) sarà ripristinata o completata nei casi in cui è già stata avviata. Meno probabile che venga introdotta una prova Invalsi, che comunque a prescindere non avrà rilievo per la valutazione in vista dell’esame di maturità.
Per quanto concerne la commissione ci sarà un presidente esterno e gli altri membri interni. Le valutazioni finali saranno decretate al 40% dall’andamento dell’orale conclusivo e al 60% dai giudizi relativi al triennio. Dunque una formula che accontenterebbe molti, così come si evince dal sondaggio di orizzontescuola.it secondo cui ben l’84% si è detto favorevole al maxi orale.