Zona arancione: quando si può andare dal parrucchiere fuori Comune

Con la continua suddivisione dell’Italia in zone si fatica ancora a capire cosa si può e non si può fare. Per esempio, si può andare dal parrucchiere fuori dal Comune di residenza?

parrucchiere zona arancione
Fonte pixabay

In zona arancione la maggior parte delle attività commerciali sono aperte fino alle 20, tra questi anche parrucchieri e barbieri.

Parrucchieri e barbieri aperti anche in zona arancione. Questo tipo di attività, quindi, può restare aperto anche in piena emergenza. Stesso discorso per gli esercizi presenti nei centri commerciali che possono quindi restare aperti anche nel fine settimana.

Per poter accedere ai saloni, comunque, è necessario garantire un flusso di clienti congruo al numero di persone che l’ambiente può accogliere. Occorre organizzare le prenotazioni e tenere il distanziamento necessario tra un cliente e l’altro. Per tutta la durata del trattamento è necessario indossare la mascherina (sia il cliente sia il parrucchiere).

Se si risiede in una regione a zona arancione non alcun dubbio: si può andare dal parrucchiere. Ma quello che ci si domanda è: se il nostro parrucchiere o barbiere di fiducia si trova in un altro Comune di residenza, rispetto al nostro, possiamo andare?

Stando a quanto previsto dalle regole della zona arancione sono vietati gli spostamenti fuori Comune non comprovati da esigenze di studio, lavoro, motivi di salute o necessità.

Il DPCM del 16 gennaio ha introdotto alcune deroghe anche sugli spostamenti fuori Comune per usufruire di servizi non disponibili all’interno del Comune di residenza. Ma questo vale anche per un eventuale spostamento per andare dal parrucchiere?

Quando si può andare dal parrucchiere fuori Comune

In zona arancione si può andare dal parrucchiere se questo si trova fuori dal nostro Comune di residenza?

La risposta la troviamo proprio nel nuovo DPCM che apre la possibilità del cliente di “recarsi nei centri di bellezza (parrucchieri, estetiste e tatuatori) che si trovano in altro Comune rispetto a quello di residenza, giustificata in funzione della ragionevole contiguità territoriale”.

Ovviamente occorre munirsi del modulo di autocertificazione compilato nell’eventualità di essere fermati dalle Forze dell’Ordine fermeranno il cittadino per gli opportuni controlli.

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