Potrebbe accadere grazie al Decreto ristori 5, la rottamazione delle cartelle esattoriali fino al 2019, non sono più utopia
Novità in vista, con Decreto ristori 5: la rottamazione delle cartelle esattoriali, potrebbe prolungarsi fino al 2019. Il decreto, prevede anche altri contributi a fondo perduto appannaggio delle imprese, dei lavoratori stagionali e per autonomi e intermittenti.
Il Decreto verrà reso noto entro la fine di gennaio 2021, con un piano in aiuto dei contribuenti alle prese con i debiti fiscali che prevede una rottamazione quater fino al 2019 delle cartelle esattoriali e un nuovo saldo e stralcio.
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In arrivo una nuova sanatoria per gli italiani con problemi economici dovuti all’arrivo della pandemia, Covid-19. Dopo la “proroga ponte” delle cartelle esattoriali al 31 gennaio 2021, con rinvio di un mese l’invio di 50 milioni di buste verdi che contengono accertamenti e contestazioni per tasse e multe non pagate, arriverà un’altra ventata d’aria fresca con il Decreto Ristori 5, tanto atteso. All’interno, la richiesta del nuovo scostamento di bilancio di ben 32 miliardi di euro.
Inoltre, il Decreto Ristori 2021 non conterrà soltanto delle misure per imprese e lavoratori, come contributi a fondo perduto e bonus 1000 euro per stagionali, autonomi e intermittenti, ma anche aiuti ai contribuenti che hanno problemi fiscali, con nuovi provvedimenti in loro aiuto.
L’esecutivo al momento, è allo studio per capire in che modo sfruttare gli oltre 50 milioni di atti giudiziari dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione rimasti in sospeso, per non aggravare ulteriormente una situazione già non gradevole, di imprese e famiglie italiane danneggiate dall’avvento della pandemia. L’idea è di una rottamazione quater, per una diminuzione del carico pendente, con il pagamento delle imposte dovute senza sanzioni ed interessi frazionato in 72 rate nell’arco di 6 mesi, ma solo per importi inferiori a 100 euro per le cartelle esattoriali fino al 2019.
Oltre tutto, arriverebbe anche un nuovo “saldo e stralcio”, per il 2020, riservato a quei contribuenti che possano provare una difficoltà economica dovuta al Covid-19, una sanatoria per i debiti fino al 2015. Questo, per evitare all’azienda ex Equitalia, 1.000 miliardi di crediti conosciuti come “inesigibili”.