Controllare le proprie disponibilità sul libretto postale in qualsiasi momento è un servizio sempre più semplice. Esistono però alcune differenze tra ordinario e smart
Il libretto postale è uno degli strumenti più datati messo a disposizione da Poste Italiane ma non per questo obsoleto e in via di estinzione. Anzi, al passo con i tempi, è stato riformulato negli anni in modo tale da consentire ai fruitori di poterlo controllare attraverso i metodi tecnologi odierni.
Esiste però una differenza per quanto concerne la consultazione dei servizi informativi. Il libretto postale ordinario infatti prevede una prassi diversa rispetto a quello smart. Cerchiamo di captare quali sono le modalità di controllo in entrambi i casi.
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Il libretto postale ordinario consente di poter consultare i propri movimenti e anche i buoni fruttiferi postali entrando nella propria area personale sul sito di Poste Italiane (inserendo i dati del libretto o della carta). Quello smart invece consente l’attivazione in automatico dei servizi informativi al momento della sottoscrizione.
Qualora si decida di farlo in seguito è necessario un apposito modulo rilasciato dall’ufficio postale. Chi invece possiede un conto BancoPosta attraverso il servizio di internet banking attivo, può attivare i suddetti servizi direttamente online con l’app di BancoPosta.
Nel caso si lasci il proprio numero di cellulare all’ufficio postale durante l’espletamento delle pratiche di attivazione, non resta poi che connettersi alla pagina ufficiale di Poste Italiane fare click su “risparmio postale” e poi su “attiva funzionalità dispositive online”. Confermare il numero telefonico e inserire il codice OTP (generato per l’occasione) sono i passaggi finali che aiutano a completare la pratica.
Chi al contrario non ha fornito i propri estremi telefonici dovrà ritornare all’ufficio postale (in alternativa va bene anche un sportello ATM Postamat) e fare l’associazione con il libretto smart. È necessaria però la conferma sul sito ufficiale di Poste Italiane nella sezione “risparmio postale”.