I truffatori non vanno mai in vacanza ne sono interessati alle restrizioni covid: a loro basta un pc e tante vittime inconsapevoli.
Il nuovo pishing, la nuova truffa che questa volta prende di mira ignari correntisti di Bancoposta. Un sms fatto talmente bene da non destare la preoccupazione di chi lo apre, lo legge e ne segue le indicazioni. Così un uomo ha perso 7mila euro, a Perugia. E, come lui, molti altri sono cascati nel tranello.
Non c’è nulla di meglio di raccontare come funziona questa truffa per poterla riconoscere subtio e dunque evitarla. L’utente viene avvisato, tramite telefono, che c’è una anomalia sul proprio conto e che se non si provvede ad un aggiornamento viene bloccato il bancomat. Si viene indirizzati ad un link che apre una pagina uguale – questo il motivo per cui è facile cascarci – a quella ufficiale di Poste Italiane: ovviamente viene chiesto di compilare le caselle di username e password. Ma non è finita.
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La pericolosa truffa firmata Poste Italiane: sms e poi chiamata del (finto) operatore
Mentre si procede a compilare i campi segnalati dalla pagina di Poste Italiane (pagina che non è ufficiale ma una truffa) si viene contattati da un finto operatore che, chiamando da numero fisso, si offre di aiutare il malcapitato nelle operazioni necessarie per poi indirizzarlo a un ufficio centrale.
La vittima inconsapevole viene messo in attesa. In questa pausa, i criminali entrano nei conti del correntista e scarica bonifici verso ricariche automatiche che incassano. A quel punto, la frittata è fatta, inutile anche denunciare e bloccare il conto. E oltre al danno la beffa, perché il povero perugino che ha perso i soldi, ora è in contenzioso proprio con Poste Italiane.