La pensione non sempre rispecchia le proprie aspettative, per questo motivo è bene sapere che grazie ad alcuni accorgimenti è possibile aumentare l’importo.
Andare in pensione è senz’ombra di dubbio un traguardo molto importante. In molti, d’altronde, non vedono l’ora di maturare i requisiti necessari, in modo tale da poter finalmente smettere di lavorare e trascorrere una vita più tranquilla. Allo stesso tempo, una volta giunto il momento, può capitare di trovarsi di fronte ad una brutta sorpresa.
Dopo aver lavorato per tanti anni, infatti, alcuni si ritrovano a percepire un importo più basso delle proprie aspettative. Nella maggior parte dei casi si finisce per rassegnarsi alla situazione, accontentandosi della somma ricevuta. A differenza di quanto si possa pensare, però, aumentare la pensione è possibile. L’importante è prestare attenzione ad alcuni accorgimenti. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo come fare.
LEGGI ANCHE >>> Pensionamento: è obbligatorio andarci una volta raggiunti i requisiti?
LEGGI ANCHE >>> Liquidazione TFS dopo pensione quota 100: ecco quando viene erogato
Pensione 2021, come aumentare l’importo grazie ad alcuni accorgimenti
La prima cosa che si consiglia di fare, nel caso in cui si percepisca una pensione più bassa del previsto, è quella di controllare se sul cedolino risulti o meno la ritenuta sindacale. In caso di risposta affermativa, quindi, non bisogna fare altro che richiedere all’Inps la relativa rimozione. Ma non solo, è possibile optare anche per la ricongiunzione, il cumulo oppure la totalizzazione contributiva. Tutti e questi tre metodi permettono di riunire tutta la contribuzione accreditata in gestioni previdenziali differenti in un’unica cassa.
In questo modo, infatti, è possibile ottenere un importo più alto. Il cumulo e la totalizzazione contributiva, ricordiamo, sono gratuiti e permettono di cumulare anche periodi contributivi non coincidenti. In caso di periodo coincidenti, invece, è possibile optare per la ricongiunzione che è onerosa, Il costo, comunque, viene considerato un onere deducibile e pertanto va a diminuire la base imponibile Irpef.
Riscatto e contributi figurativi
È possibile aumentare l’importo della pensione anche riscattando alcuni periodi utili, come ad esempio i corsi di studi universitari, ma anche periodi di sospensione o interruzione del rapporto di lavoro; periodi di aspettativa o servizio civile prestato dopo il 1° gennaio 2009. In alternativa è possibile ottenere un aumento grazie ai contributi figurativi. Quest’ultimi possono essere riscattati gratuitamente e in alcuni casi sono accreditati automaticamente dall’INPS. In altri casi, come ad esempio per il servizio militare, invece, è necessario presentare apposita domanda.