Bonus IO Lavoro, scadenze e requisiti: tutto quello che c’è da sapere

Chi può accedere e perché: l’incentivo per le assunzioni dei giovani lavoratori è al rush finale. Ecco cosa serve per il bonus.

Bonus Io Lavoro
Foto di Free-Photos da Pixabay

Nella giungla dei bonus è meglio prestare attenzione. Specie in tempi di crisi di governo. Fra scadenze, cavilli e requisiti particolari, soprattutto sugli incentivi a sostegno di reddito e lavoro bisognare restare con le antenne ben sintonizzate. Anche perché alcuni di essi sono al rush finale e per aggiudicarseli è bene fare in fretta, che il beneficiario sia un lavoratore o un’azienda. Fra questi, infatti, c’è anche l’incentivo IO Lavoro, disposto dall’Inps per quei datori di lavoro privati che procedono all’assunzione di giovani under 35.

Le domande vanno presentate entro il 31 gennaio, accedendo attraverso il portale Inps. E la richiesta può essere inoltrata da tutti i datori di lavoro privati che assumono lavoratori disoccupati che dichiarano l’immediata disponibilità all’impiego. Un ventaglio molto ampio di fruitori.

LEGGI ANCHE >>> I Btp resistono alla crisi di governo: il quadro degli analisti

LEGGI ANCHE >>> Risparmiare il 40% sulla spesa settimanale? È possibile, ecco come

Bonus IO Lavoro, scadenze e requisiti: cosa serve per accedere e quanto tempo c’è

Va ricordato che l’incentivo IO Lavoro è finanziato con fondi variabili, in base alla regione in cui si trova la sede del lavoro. Inoltre, per accedere occorre rispettare determinate caratteristiche, sia per il lavoratore che per il datore di lavoro. Innanzitutto la parte contrattuale: le assunzioni che beneficiano del bonus devono essere a tempo indeterminato, inclusi i contratti di apprendistato professionalizzante, per le trasformazioni a tempo indeterminato e per i rapporti di lavoro subordinato instaurato con soci lavoratori delle cooperative.

Per i dipendenti, invece, vige in primo luogo l’anagrafica: i beneficiari devono avere un’età compresa fra i 16 e i 24 anni, oppure un’età non superiore a 25 anni qualora siano privi di impiego retribuito da almeno 6 mesi. Naturalmente, fra datore e lavoratore non dev’essere intercorso alcun rapporto di lavoro subordinato nei sei mesi in oggetto, ossia quelli precedenti all’attivazione del contratto agevolato. L’unica eccezione, per i casi di trasformazione del contratto in un accordo a tempo indeterminato.

Gestione cookie