Chi effettua pagamenti in contanti rischia una multa di oltre 1000 euro

Un rischio reale che chi paga in contanti corre: una multa fino a 1032 euro. Ma da cosa dipende questo rischio?

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Infatti un errore di distrazione può costare davvero un prezzo molto alto. Questo perché esiste la possibilità di ricevere fino a 1.032 euro di multa per il consumatore distratto che paga con soldi contanti e non si accorge di alcuni dettagli importanti.

Al contrario, può ritenersi più al sicuro dal rischio di pesanti sanzioni pecuniarie il cittadino che effettua pagamenti con strumenti elettronici del tutto tracciabili. Per lo meno chi paga con bancomat, assegno bancario o bonifico si mette al riparo dal pericolo di ricevere monete e banconote false.

Forse a causa dell’incombente crisi economica che la pandemia da coronavirus ha determinato, si è registrato una maggiore circolazione di denaro fasullo. La contraffazione riguarda in particolare alcuni tagli più diffusi e di più frequente utilizzo.

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Multa da oltre 1000 euro per chi spende soldi contraffatti: un rischio che spesso inconsapevole

Le monete a cui conviene prestare attenzione figurano quelle da 1 o 2 euro che comunemente usiamo per il pagamento di piccole spese quotidiane. La carta moneta più soggetta a contraffazione invece si conferma essere tanto quella da 20 che da 50 euro.

Inoltre la legge non ammette alcuna buona fede in questo caso, infatti all’origine della pesante sanzione pecuniaria potrebbe esservi un semplice errore di distrazione. Nell’articolo 457 del codice penale fa esplicito riferimento e sanziona “chiunque spende o mette altrimenti in circolazione monete contraffatte o alterate da lui ricevute in buona fede”.

In presenza di tali condizioni la normativa vigente prevede la reclusione fino a 6 mesi o una multa di oltre 1.000 euro. Sulla scorta di ciò raccomandiamo di controllare sempre con scrupolo le monete e le banconote che riceviamo di resto quando facciamo compere.

Il rischio di maneggiare denaro falso non è poi così remoto e soprattutto proprio con i tagli utilizzati più di frequente per le spese di modesto importo.

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