Sono numerose le violenze e gli abusi perpetrati in passato nei confronti di bambini e madri negli orfanotrofi irlandesi. Un recente rapporto ha portato alla luce verità agghiaccianti
La situazione degli orfanotrofi d’Irlanda è stata una realtà macabra e priva di qualsiasi umanità. Fortunatamente fa parte del passato, ma ciò che è venuto alla luce dal rapporto eseguito dalla commissione irlandese d’inchiesta sulle case per mamma e bambino (Cimbh) lascia increduli e fa riflettere su ciò che è stato.
L’indagine si concentra in particolar modo dal 1992 al 1998, ma ad onor del vero questi istituti (la maggior parte di matrice cattolica) sovvenzionati dallo Stato, hanno operato per ben 75 anni. Le mamme non sposate venivano condotte in questi orfanotrofi insieme ai propri figli e ricevevano dei trattamenti osceni, proprio come se fossero dei criminali.
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Bambini negli orfanotrofi d’Irlanda: il rapporto ufficiale sulle loro condizioni
Il tutto nasceva da un concezione arcaica e misogina secondo cui le donne incinte al di fuori del matrimonio vivevano nel peccato. L’unica alternativa era quella di entrare in questi istituti e seguire le direttive che gli venivano imposte.
All’interno di questi “lager” né loro né tantomeno i bambini ricevevano le cure adeguate. Stando alle stime del lavoro di ricerca tra il 1992 e il 1998 sono morti circa 9mila minori (circa il 15% rispetto al totale degli ospitati). Ancor più numerosi quelli che hanno vissuto in condizioni di abbandono, malnutrizione e malattie.
A rendere il tutto ancora più triste è la separazione tra le mamme e i bambini appena dopo la nascita. In molti casi i piccoli venivano dati in adozione. Non potevano essere cresciuti da donne che avevano “osato” in maniera così eccessiva. Una stigmatizzazione che avveniva già nelle loro famiglie, che le ripudiavano per aver consumato e concepito senza essere unite in matrimonio.
Cose dell’altro mondo, che per fortuna non esiste più ed ha lasciato spazio ad una libertà ed una condizione sia infantile che femminile decisamente migliore. Per questo il premier irlandese Micheal Martin porgerà le scuse ufficiali dello Stato dinanzi al Parlamento.
Un passato che ha lasciato delle ferite profonde, da cui però il paese vuole costruire un futuro migliorare per evitare che “mai più” la libertà umana venga infangata con queste barbare modalità.