Nei prossimi anni l’Italia potrebbe fare i conti con alcuni default: crisi bancarie e fallimenti di comuni ed enti locali, come effetto a lungo termine del dissesto economico e finanziario
L’agenzia di rating Moody’s, lancia l’allarme riguardante l’Italia che assieme a Francia e Spagna, potrebbero cadere in molteplici default nei prossimi anni.
La sovrapposizione tra l’aumento delle sofferenze bancarie e la crescita delle situazioni di dissesto negli enti locali può creare una combo molto pericolosa, che rischia di mettere al tappeto ogni prospettiva di rilancio dell’Italia nel prossimo biennio.
“I Comuni rischiano il default, rischiano di non dare più l’assistenza domiciliare ad anziani e disabili, di non potere più pulire le città, né fare la manutenzione delle strade, di non avere i soldi per nidi e materne”, erano state le parole di Virginio Merola, sindaco di Bologna.
Purtroppo Merola pare abbia avuto proprio ragione. L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), ha chiesto al governo fondi e risorse, anche se più che altro servirebbe mettere finalmente mano al patto di stabilità che ha penalizzato i comuni, soprattutto quelli più piccoli.
Ben 592 amministrazioni locali nello scorso trentennio hanno dichiarato il “dissesto finanziario”, ovvero sono state definite “incapaci di assolvere alle funzioni e ai servizi indispensabili”, mentre un decimo dei comuni italiani, circa 800, ha rischiato la bancarotta.
Se alla crisi degli enti locali si unirà la crisi bancaria, il rischio di default è altissimo.