Il Governo continua a lavorare al quinto decreto Ristori che dovrebbe portare con sé nuovi aiuti e bonus destinati ai soggetti maggiormente colpiti dalla crisi.
In seguito all’emergenza Covid il governo ha adottato una serie di misure restrittive al fine di contrastare la diffusione del virus. Una situazione che registra un notevole impatto non solo dal punto di vista sociale, ma anche economico, con alcuni settori che risultano maggiormente colpiti di altri.
Proprio per questo motivo l’esecutivo, nel corso di questi mesi, ha deciso di stanziare vari bonus e aiuti per fronteggiare l’attuale periodo di crisi. Ma non solo, il Governo al momento continua a lavorare al quinto decreto Ristori per stanziare nuovi aiuti a favore dei lavoratori e delle attività costretti a chiudere. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo quali sono, stando alle anticipazioni, le misure previste.
LEGGI ANCHE >>> Decreto Natale, in arrivo oltre 628 milioni: chi sono i beneficiari
LEGGI ANCHE >>> Cartelle esattoriali, importanti novità in arrivo: ecco cosa cambia
Decreto Ristori 5, aiuti in arrivo per le attività chiuse: bonus e cassa integrazione
Il decreto Ristori 5 si presenta come il primo provvedimento economico del 2021, attraverso il quale il Governo mira a finanziare nuovi aiuti a favore dei soggetti maggiormente colpiti dalla crisi. Molto probabilmente tale misura arriverà assieme al nuovo DPCM in vigore dal 16 gennaio. A differenze dei precedenti decreti, inoltre, mira ad ampliare i beneficiari, grazie al superamento dei codici Ateco e l’estensione dei contributi a fondo perduto ai liberi professionisti.
Ma non solo, non ci dovrebbe più essere differenza tra le regioni in base al colore. Stando sempre alle anticipazioni, quindi, saranno stanziati 5 miliardi per finanziare la cassa integrazione e 3 miliardi per sanità e vaccini. Al fine di sostenere tali misure, quindi, sembra che si opterà per uno scostamento di bilancio.
Nel testo del quinto Decreto Ristori ci dovrebbe essere anche un bonus, erogato dall’Inps, del valore di 1000 euro, per aziende e imprenditori colpiti dall’emergenza Covid. Tale sostegno sarebbe rivolto a lavoratori autonomi a Partita Iva e liberi professionisti, purché in possesso di determinati requisiti. Ovvero devono essere in possesso della Partita Iva da almeno 3 anni; avere reddito annuo fino a 50 mila euro; posizione contributiva regolare e calo di fatturato pari almeno al 33% nel 2020 rispetto all’anno precedente.