L’ultima ipotesi del governo: così punta ad arginare il Covid entro aprile

L’esecutivo valuta nuove soluzioni per arginare la pandemia. I cento giorni in zona rossa fino a Pasqua sono un’ipotesi ma servono determinate condizioni.

Coronavirus
Foto di Nicky da Pixabay

Quel che è certo, è una messa in sicurezza forse addirittura più rigida del periodo delle Festività. Il governo non vuole correre rischi: la terza ondata di coronavirus dovrà essere evitata a qualunque costo, specie per non ostacolare la campagna vaccinale, partita nei giorni scorsi e unica vera fonte di speranza per tentare di arginare la pandemia. Per questo, dopo aver messo in archivio i complicati giorni di Natale, il giro di vite del governo è atteso per il 15 gennaio. Se ne parla ormai da giorni, ma l’ipotesi più probabile è quella che in realtà continua a far discutere più delle altre.

L’esecutivo, infatti, starebbe valutando l’introduzione di misure utili a mantenere un indice di positività più basso possibile, rinnovando anche i criteri per l’ingresso dei territori nelle più alte fasce di rischio.

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Covid, l’ultima ipotesi del governo: cento giorni in zona rossa

L’obiettivo lo ha fissato il commissario all’Emergenza, Domenico Arcuri: arrivare a Pasqua (domenica 4 aprile) con almeno 6-8 milioni di vaccinati. Senza per questo rinunciare alla possibile proroga dello stato di emergenza fino alla fine di quel mese. Anche perché, secondo gli esperti, la previsione potrebbe risultare anche più ottimistica del dovuto. E questo nonostante ormai da giorni il governo spinga per inasprire ulteriormente le misure anti-Covid nei vari territori.

Il parziale allentamento del periodo pre-festivo ha infatti portato il livello dell’indice Rt a livelli superiori a qualche mese fa praticamente in ogni regione italiana. Per questo, come ricordato anche dal ministro della Salute Roberto Speranza, non occorre abbassare la guardia. Lo stesso Speranza è atteso mercoledì in Parlamento per riferire le prossime mosse ma è quasi certa l’adozione di normative più stringenti in fatto di vita pubblica.

Nelle ultime ore, infatti, si è parlato dei cosiddetti “cento giorni” di zona rossa. Un’ipotesi che sarebbe al vaglio del governo e che è stata riferita da Repubblica. L’obiettivo sarebbe rafforzare le aree rosse e arancioni in tutta Italia proprio fino al mese di aprile, utilizzando il periodo di passaggio per vaccinare quante più persone possibile. In questo modo, si era spiegato in Cdm, “se riusciamo a vaccinare tutti gli operatori sanitari, gli 80enni e parte dei 70enni, tra cento giorni, a fine aprile, avremo una pressione sulla rete ospedaliera assolutamente gestibile”.

Un piano ambizioso e che, soprattutto, richiede una serie di circostanze da assemblare. Senza contare che già di per sé l’abbassamento della soglia dell’Rt per l’ingresso in zona rossa (o arancione) significherà necessarie misure di prudenza nel quotidiano. C’è da capire se la svolta alla lotta contro la pandemia possa valere altri sacrifici.

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