Sapere a quanto ammontano le pensioni INPS 2021 con meno di 40 anni di contributi permette ai lavoratori di fare delle scelte più consapevoli.
Spesso ci si aspetta che le pensioni INPS 2021 con meno di 40 anni di contributi abbiano un assegno mensile nettamente inferiore a quello normale.
Questo non è propriamente corretto, perché una lunga storia contributiva fa sentire al sicuro chi accede al trattamento previdenziale sotto un profilo economico. Andare in pensione con pochi contributi presenta vantaggi per chi intende lasciare l’impiego, ma potrebbe determinare degli effetti indesiderati sull’importo dell’assegno mensile.
La possibilità di andare in pensione con meno di 40 anni di contributi può avvenire per diverse ragioni, come ad esempio, l’ avvenire di una disabilità, una carriera discontinua, un addetto alla cura di un familiare invalido o un lavoratore gravoso.
Il Governo, per questo 2021, ha previsto l’opportunità di richiedere l’indennità di accompagnamento alla pensione che tutti ormai conosciamo come Ape sociale, ovvero la misura a sostegno di alcune categorie di lavoratori che posseggono un montante di contribuzione di almeno 30 anni.
Nel caso di professioni gravose il requisito contributivo sale a 36 anni, ma il requisito anagrafico coincide con il raggiungimento di 63 anni.
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Questa tipologia di pensione è regolata dal Decreto legislativo 232/2016. In detto decreto sono presenti indicazioni per l’indennità di accompagnamento alla pensione per i lavoratori in possesso di 30 o 36 anni di di contributi.
Come possiamo immaginare non esiste un importo fisso, l’indennizzo no varia a secondo del rapporto pensionistico che il soggetto va a percepire.
Ad esempio se l’ assegno previdenziale spettante al contribuente dovesse attestarsi al di sotto dei 1.500 euro, andrà corrisposta la somma di 1.500 euro.