Novità importanti per il pagamento del bollo auto: non solo per fortuna la famosa stangata è stata evitata, ce ne sono anche altre
Gennaio è sempre sinonimo di bollo auto. Tra le scadenze da ricordare, ad ogni inizio anno c’è infatti questa, l’imposta legata al semplice possesso di un’automobile con scadenze: aprile, agosto e dicembre.
Visto che secondo la legge, per saldare l’importo intero del pagamento si ha tempo fino alla fine del mese dopo la scadenza, stavolta si passa da dicembre, appunto, a gennaio. Ma quest’anno c’è anche la possiblità di risparmiare qualcosa.
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Una delle più importanti novità del 2021 è proprio l’ingresso del bollo auto, nel progetto cashback. Pagando il bollo in una tabaccheria o un punto di vendita autorizzato, permette infatti di poter usufruire di questo bonus, se si paga con bancomat, carta di credito o un’app come Satispay. In questo modo, lo Stato vi farà risparmiare il 10%.
In questa maniera, visto che il massimo del rimborso è sui pagamenti di 150 euro, possiamo arrivare a detrarre fino a 15 euro, che comunque fanno comodo. Ma attenzione, perché c’è anche chi ha il diritto a non pagare l’imposta. Secondo la Legge 104, ecco chi in Italia non pagherà anche quest’anno: non vedenti; sordi; i portatori di disabilità grave che comporta la limitazione della capacità di deambulazione o coloro che sono affetti da pluriamputazioni; i soggetti affetti da disabilità mentale o psichico titolari di indennità di accompagnamento; i soggetti disabili con ridotte o impedite capacità motorie. Per loro è prevista un’esenzione dal bollo auto, con riferimento ai veicoli con cilindrata fino a 2.000 cc. per quelli a benzina e fino a 2.800 cc.
Da non dimenticare gli esoneri totali o parziali per le auto più vecchie di 20 e 30 anni. Se il veicolo ha tra i 20 ed i 29 anni, la riduzione del bollo è del 50%. Le auto con 30 e più anni di vita, vengono iscritte ad un registro storico per arrivare al totale esonero. Infine, capitolo veicoli a GPL, ibridi o elettrici, anche qui, previste esenzioni fino a 5 anni, o dal 25 al 75% a seconda dei casi.