Brutte notizie in arrivo per tutti coloro in attesa del bonus sociale. In seguito ad un recente dietrofront, infatti, è stato bloccato. Ecco cosa è successo.
Il bonus sociale è stato introdotto dal Governo ed in seguito reso operativo dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Si presenta, in pratica, come un regime di compensazione per le spese sostenute per le forniture di energia elettrica e gas oltre che la fornitura idrica.
L’obiettivo, quindi, è quello di dare sostegno alle famiglie che versano in condizioni di disagio, garantendo loro un risparmio in bolletta per quanto concerne il consumo di elettricità, gas e acqua. Fino al 31 dicembre 2020 si poteva utilizzare un solo modulo per richiedere i tre bonus, da dover presentare al proprio Comune di Residenza o al CAF, assieme ad un’attestazione ISEE in corso di validità. Con l’arrivo del 2021 si preannunciava la possibilità di passare al riconoscimento automatico del bonus per gli aventi diritti. Alla fine, però, le cose non stanno andando come auspicato. Ecco il motivo.
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Bonus sociale 2021, Garante della Privacy blocca lo sconto automatico
A partire da gennaio 2021 doveva già essere attivo il bonus sociale automatico. A tal fine, infatti, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente aveva incaricato l’INPS di individuare i possibili beneficiari di tale agevolazione. Lo scorso 17 dicembre 2020, però, il Garante della Privacy, attraverso un comunicato ha definito non idonee le modalità di acquisizione e di elaborazione dei dati necessari all’erogazione del bonus, dall’INPS.
“Si rileva, infatti, che lo schema di delibera prevede una trasmissione automatica e continua, presso Acquirente Unico S.p.A. di delicate informazioni relative a coloro che versano in una condizione di vulnerabilità economica, anche senza conoscere il dettaglio specifico dell’ISEE“. In particolare, quindi, il Garante della Privacy, esaminandolo schema del Bonus Sociale, ha riscontrato delle criticità inerenti il trattamento dei dati personali dei cittadini, con i dati che passerebbero dall’INPS all’Acquirente Unico attraverso il SII, ovvero il Sistema informativo integrato. Non resta quindi che attendere che le parti in causa trovino una soluzione, in modo tale da poter garantire il bonus sociale ai soggetti bisognosi.