Decreto Natale: tutti i ristori sono stati pagati, parola di Agenzia delle Entrate

Inviati tutti i bonifici per i ristori previsti dal Decreto Natale. Coloro che hanno dovuto chiudere le proprie attività vedranno presto i soldi sul conto corrente.

Agenzia delle Entrate ravvedimento operoso

Ben 628 milioni di euro che arriveranno direttamente sul conto corrente dei titolari di partita Iva che sono interessati dalle nuove restrizioni per contenere l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia del Covid-19 durante le festività di Natale e Capodanno.

Questi nuovi ristori arriveranno senza che i beneficiari ne abbiano fatto alcuna ricerca come annunciato dall’Agenzia delle Entrate che gestisce la distribuzione di queste risorse.

Con questi ultimi 628 milioni di euro erogati dall’Agenzia delle Entrate, i contributi hanno superato un totale di 10 miliardi di euro. I bonifici già erogati sono invece 3,3 milioni in base ai vari decreti Rilancio, Agosto, Ristori e Natale. Com’è stato annunciato anche dal direttore Ernesto Maria Ruffini.

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I ristori automatici disposti per le chiusure natalizie sono stati pagati, ma ne arriveranno altri

“I ristori non sono conclusi, continueremo a destinarli finché ci sanno chiusure obbligate. E vogliamo intervenire dando i ristori anche a quelli che non sono stati costretti a chiudere, ma comunque hanno registrato perdite nel 2020”. Lo ha affermato Laura Catelli, viceministro all’Economia, che ha anche aggiunto: “Abbiamo costruito per questa crisi un nuovo strumento, rapido e capace di dare sostegno”.

Intanto in Italia si prevedono nuove regole per le restrizioni anti-Covid 19. Da lunedì 11 fino al 15 gennaio è ancora in vigore il decreto valido per il periodo pre-natalizio. Valgono quindi ancora i tre colori, rosso, arancione e giallo, per individuare il grado di restrizioni in base al livello dei contagi.

Secondo le ultime valutazioni di contagi e situazione negli ospedali, fino al 15 gennaio si prevede che quasi tutta Italia sarà in zona gialla ‘rafforzata’, quindi con bar e attività di ristorazione aperti fino alle 18 (poi consentito solo asporto e consegna a domicilio, coprifuoco dalle ore 22 alle 5 del mattino e spostamenti liberi, ma solo in regione.

Le uniche regioni che dovrebbero essere in zona arancione sono: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia.

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