Reddito complessivo del nucleo familiare, ne avrete sentito parlare senza farci attenzione, possiamo capire cos’è
Se avete richiesto alcune esenzioni quest’anno, vi è stato richiesto di indicare il reddito del nucleo familiare. Per accedervi, c’è bisogno a sua volta di indicare il reddito complessivo della famiglia.
Ma come si accede a questi valori? Molti cittadini vengono presi alla sprovvista dalle continue novità. Facciamo chiarezza per capire di cosa si tratta.
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Il nucleo familiare, all’interno dell’ordinamento italiano, assume dei significati diversi a seconda del fine per cui tale nozione rileva. Nucleo familiare e famiglia anagrafica di fatto, non sempre devono coincidere. Il nucleo familiare non sarà necessariamente, quindi, individuato chiedendo il certificato di stato di famiglia al proprio Comune. In pratica nel nucleo, rientrano sia i membri della famiglia anagrafica, che quelli effettivamente a carico, anche se vivono altrove.
Allora, ecco chi fa parte del nostro nucleo familiare:
Quindi, torniamo alla definizione di reddito complessivo del nucleo familiare. Possiamo totalizzare che il reddito familiare è indipendente dalle scelte fatte dai coniugi con riferimento alla residenza.
Quindi, quando andremo a fare le nostre richieste, dovremo rivelare questo benedetto reddito, che sarà il valore della somma dei singoli redditi complessivi prodotti dai componenti del nucleo stesso. E quindi, infine, per accedere agli assegni per il nucleo familiare, il reddito complessivo del nucleo familiare deve essere composto, per almeno il 70%, da redditi provenienti da lavoro subordinato o assimilati. Questo porta ad una conseguenza, se una percentuale superiore al 30% del reddito complessivo familiare deriva dall’attività di lavoro autonomo, quel nucleo familiare non potrà accedere agli assegni per il nucleo familiare.