Uno dei temi meno chiari quando si parla di reddito di cittadinanza è quello relativo a quale deve esssere la condizione abitativa del nucleo familiare. Facciamo chiarezza.
Tra i requsiti necessari per poter beneficiare del reddito di cittadinanza c’è quello di possedere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro.
La condizione abitativa del nucleo familiare è risultante dalla dichiarazione Isee.
Ma cosa succede se durante il periodo di fruizione del Reddito di Cittadinanza varia la condizione abitativa del nucleo familiare?
La regola prevede che, durante la fruizione del beneficio varia la condizione abitativa del nucleo familiare o al momento di presentazione della domanda, questa non potrà essere comunicata con il modello di variazione.
Per avere un corretto calcolo del sussidio spettante mensilmente dovrete presentare una nuova DSU.
Sarà necessario, pertanto, recarsi presso un centro di assistenza fiscale che comunicherà il cambio di condizione abitatitiva. Qui. compilerete una nuova DSU dal quale si emergerà la variazione del contratto di locazione.
In questo modo, potrete eventualmente ottenere l’integrazione del beneficio economico spettante.
LEGGI ANCHE >>> Truffa un’anziana, ma dal vivo lei lo riconosce e lo aggredisce
LEGGI ANCHE >>> Se volete diventare milionari, andate a Pordenone: doppio colpo al Gratta e Vinci!
Reddito di cittadinanza: fino a quando ci sarà
Si potrà godere del reddito di cittadinanza anche nel 2021 nelle sue due differenti declinazioni:
- reddito di cittadinanza, riconosciuto ai nuclei familiari con soggetti che hanno meno di 67 anni di età e in cui non vi siano disabili gravi;
- pensione di cittadinanza, spettante ai nuclei familiari composti esclusivamente da soggetti con più di 67 anni di età o con disabili gravi.
In questo momento di crisi si è temuto che questo beneficio potesse essere tolto. La legge di bilancio 2021, invece, ha stanziato 4 miliardi di euro a favore del reddito di cittadinanza, confermandolo sino al 2029.
In particolare, le somme destinate alla misura sono le seguenti:
- 196,3 milioni di euro per il 2021;
- 473,7 milioni di euro per il 2022;
- 474,1 milioni di euro per il 2023;
- 474,6 milioni di euro per il 2024;
- 475,5 milioni di euro per il 2025;
- 476,2 milioni di euro per il 2026;
- 476,7 milioni di euro per il 2027;
- 477,5 milioni di euro per il 2028;
- 477,3 milioni di euro annui dal 2029.