Con il Dl Ristori vengono confermate alcune agevolazioni per le prima case, ma ne decadono altre destinate ad aiutare lavoratori autonomi e liberi professionisti: una vera beffa!
Cosa cambia nell’ambito dei mutui per l’acquisto di prime case? Ecco il doppio scenario.
Da una parte, infatti, viene confermata anche per tutto il prossimo anno la procedura rapida di accesso al “Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa“.
Oltre a questo resta valida anche co la possibilità di usufruire, per le categorie che vi rientrano, nel Fondo Garanzia Prima Casa gestito da Consap.
Ma ecco la beffa: decade per alcune categorie di lavoratori, nello specifico liberi professionisti, lavoratori autonomi e piccoli imprenditori (e cioè chi sta soffrendo maggiormente questa crisi) il diritto di accedere a questa sospensione.
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Prima casa: la sospensione dei mutui lascia fuori qualcuno, ecco la beffa per i lavoratori autonomi.
Questo ha deciso il Senato (154 favorevoli, 122 contrari), col governo che aveva posto la fiducia pur di fare in modo che il Dl Ristori diventasse legge. La votazione conclusiva spetterà alla Camera dei deputati.
Nel testo è stato esteso il fondo Gasparrini che prevede la possibilità di venire incontro alle esigenze di cittadini in temporanee difficoltà economiche, attraverso una sospensione dei mutui relativi all’acquisto di prime case.
La seconda proroga prevede invece l’applicazione della moratoria sui mutui prima casa anche a quei finanziamenti in ammortamento da un tempo inferiore ad un anno.
Ma al Fondo Consap non potranno più accedere i piccoli professionisti, lavoratori autonomi, commercianti ed artigiani con un calo del 33% del fatturato. Per tali categorie nessuna proroga.
Perché un’ingiustizia del genere? Ritorno al passato anche per la questione relativa al tetto massimo dei finanziamenti congelabili, che da 400mila scende a 250mila euro.
Insomma alcune agevolazioni da una parte, alcune beffe gravi dall’altra.