Rinunciare a una piccola routine potrebbe farci guadagnare in salute e in risparmio. Ma le abitudini, la maggior parte delle volte, sono delle scelte.
Vi siete mai chiesti se modificare le proprie abitudini possa essere un buon modo per migliorare il nostro tenore di vita? Probabilmente, qualora fosse un’abitudine non proprio ortodossa (come il vizio del fumo ad esempio), il pensiero di lasciarla perdere sarà balenato. Il punto è che non sempre ci si rende conto che modificare una propria consuetudine quotidiana può (o potrebbe) portare dei vantaggi. Anche economici in alcune circostanze.
Sono proprio quelle cattive che costano soldi. E, nella maggior parte dei casi, anche salute. Più vizi che modi di fare, ma è anche vero che il libero arbitrio è anche questo. E più che offrire aiuto e consiglio, è difficile fare.
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Occhio alle abitudini: così una piccola rinuncia può far risparmiare in media 5 euro al giorno
Ma in questo caso non si parla di vizi, quanto piuttosto di routine. La colazione al bar, anche se i tempi non sono propizi ad attività di questo tipo, è qualcosa che accomuna (o ha accomunato) un po’ tutti. Cappuccino e cornetto, magari un caffè, e poi via in ufficio. Una spesa minima, qualora si decida di pagare ognun per sé. Massimo 5 euro, qualora si scelga un posto più caro di un altro.
Se l’abitudine diventa quotidianità, però, ecco che si materializza la possibilità di far di conto. Visto che per alcune persone la colazione al bar rappresenta un classico delle proprie giornate (anche per il momento di socialità che offre), la media di 5 euro al giorno andrebbe intesa per tutti i 365 giorni dell’anno. Ragionando per eccesso naturalmente. In sostanza, fare colazione a casa, oltre che spingere ad alzarsi prima, garantirebbe un risparmio medio di circa 2 mila euro all’anno.
Non poco e, peraltro, secondo i nutrizionisti ci si guadagnerebbe in salute. Ma è pur vero che ognuno è libero di scegliere.