Dimenticate Fca e chiamatela Stellantis. Il nuovo gruppo frutto della fusione con Peugeot SA è realtà.
Dimenticate la Fiat, ormai l’azienda nata a Torino a fine Ottocento, fa parte del grande gruppo automobilistico Stellantis che il prossimo 18 gennaio sarà quotata alla borsa di Parigi e il giorno dopo anche a Wall Street. Il gruppo nasce dal matrimonio tra FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e il francese Groupe PSA (il gruppo di Peugeot, Citroen e Opel per intenderci).
Si tratta della nascita di un gigante del settore automobili. Prima del Covid-19 il gruppo FCA vendeva circa 8 milioni di vetture in tutto il mondo ed era il quarto per vendite dopo Volkswagen, Toyota e Renaul. Ed era proprio con il gruppo di Renaul che fino a metà 2019 la FCA era intenzionata a fondersi, salvo poi dirigersi verso l’altro gruppo di vetture francesi.
Il nuovo gruppo manterrà tutti i 15 marchi attuali delle due società. Avrà 400.000 dipendenti e oltre 180 miliardi di euro di fatturato.
“Stellantis rappresenta l’unione di due partner che condividono la stessa mentalità. Due realtà che si uniscono per costruire qualcosa di unico. Vogliamo avere un ruolo di primo piano nel prossimo decennio che ridefinirà la mobilità”, ha sottolineato il presidente John Elkann.
La fusione ha lasciato molte perplessità, ma Elkann ci ha tenuto a togliersi qualche sassolino dalla scarpa ricordando come le mosse degli ultimi 10 anni abbiano portato a un aumento di fatturato di ben 5 volte del valore precedente del Gruppo Fiat. “La fusione proposta con Groupe PSA è un ulteriore coraggioso passo avanti nel nostro viaggio”, ha sottolineato Elkann.
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Stellantis è realtà: nasce un nuovo gruppo da ben 15 marchi
“Abbiamo piena consapevolezza che saremo più forti insieme che separatamente”, ha detto, invece, il numero uno di Psa, Carlos Tavares.
“Entrambi i Governi presteranno attenzione al contributo di Stellantis sull’occupazione industriale in Italia e Francia”, commentano i ministri Stefano Patuanelli e Bruno Le Maire. Per i sindacati italiani, è un’opportunità ma bisognerà vigilare sull’occupazione in Italia.
E così il gigante Stellantis avrà un totale di 400.000 dipendenti in tutto il mondo distribuiti nei ben 200 impianti di proprietà e 15 brand. Il gruppo aumenta quindi la sua vocazione internazionale che la Fiat aveva già acquisito dopo il matrimonio con Chrysler che aveva portato alla nascita del gruppo FCA. Adesso con l’aiuto dei francesi si cercherà di sfruttare maggiormente le loro conoscenze sul settore delle automobili elettriche e ibride.