Mantenere e crescere un figlio comporta indubbiamente dei costi non affatto indifferenti Entriamo quindi nei dettagli e vediamo mediamente a quanto ammontano le spese da sostenere fino al raggiungimento della maggiore età.
Diventare genitori è senz’ombra di dubbio l’esperienza più bella della vita. Allo stesso tempo, però, bisogna fare i conti con alcuni aspetti di carattere pratico, come i costi da sostenere per mantenere e crescere un figlio. A partire dal primo anno di vita, fino a quando non diventano autonomi, infatti, sono indubbiamente tante le spese da sostenere e che finiscono inevitabilmente per incidere sul budget famigliare.
Le statistiche in merito cambiano assieme all’andamento dei prezzi e se tutto questo non bastasse anche l’inflazione gioca un ruolo non affatto indifferente. Incrociando i dati di Federconsumatori con quelli Istat e di altri istituti di ricerca sui consumi, però, è possibile avere un quadro su quanto costi crescere e mantenere un figlio da 0 a 18 anni. A partire dalle spese per l’abbigliamento e il cibo, passando per l’istruzione e attività ricreative ed educative, fino ad arrivare ad attività sportive e al tempo libero, sono tanti, infatti, i costi da sostenere.
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La nascita di un figlio comporta una gioia indescrivibile. Allo stesso tempo, oltre all’aspetto emotivo, bisogna considerare anche quello economico. Appena nato il bebè, infatti, si ha bisogno di bavaglini, pannolini, tutine, ma anche culla, passeggino, seggiolone e tante altre cose ancora. Tutte cose indispensabili, che portano a dover sostenere una spesa totale annua che oscilla da un minimo di 7.123,01 euro ad un massimo di 15.348,93 euro.
I genitori, quando possibile, cercano di risparmiare, comprando ad esempio online, oppure facendosi aiutare dai nonni o riciclando l’usato. Nel caso in cui non si possa contare sull’appoggio dei parenti, inoltre, concluso il periodo di maternità o di congedo parentale, bisogna pagare anche una baby-sitter. Da non dimenticare, poi, i costi dell’asilo nido che in media sono pari a circa 301 euro al mese. Conti alla mano, quindi, tra i 3 e i 5 anni, una famiglia con reddito basso, ovvero 22.100 euro l’anno, spende circa 5.950 euro per il figlio. Una famiglia con reddito medio, ovvero 37.500 euro l’anno, spende circa 8.680; mentre chi ha un reddito più alto, ovvero a partire da 68 mila euro, si ritrova a sostenere un costo pari a ben 14.250 euro.
I figli ovviamente crescono e assieme a loro anche i costi. Basta pensare alle spese da sostenere per generi alimentari, ma anche bollette e istruzione che finiscono per risentire dell’allargarsi della famiglia. Stando alle stime di Cittadinanzattiva, una famiglia media italiana con un bimbo al nido e un altro alla materna o alla primaria spende 380 euro al mese, di cui 80 per la mensa. Il costo per il corredo scolastico, inoltre, si aggira attorno a 526 euro. A questi si aggiungono le spese per le eventuali attività ricreative, culturali e sportive.
Si evince quindi che il costo annuo di un figlio tra i 6 e gli 8 anni varia tra 6.100 e 14.700 euro l’anno. Tra i 9 e gli 11 anni, invece, oscilla tra 6 mila e 300 euro e 15 mila e 400 euro. Durante il periodo della scuola secondaria inferiore, inoltre, le cifre oscillano da 6 mila e 600 euro e 15 mila e 800 euro all’anno.
Con l’arrivo del liceo le spese aumentano ulteriormente. A tal proposito bisogna sapere che mantenere un figlio il primo anno di scuola superiore costa mediamente 700 euro tra libri, cancelleria e iscrizioni. Considerando anche le altre spese, quindi, mediamente crescere e mantenere un figlio dai 15 ai 18 anni costa 7 mila e 100 euro per le famiglie con reddito basso. Le famiglie con reddito medio spendono circa 11 mila e 400 euro, mentre le famiglie ad alto reddito ben 16 mila e 500 euro l’anno.
Si arriva così alla maggiore età, con le famiglie che nel corso degli anni si ritrovano ad aver speso da un minimo di 110 mila euro, fino ad arrivare a superare la soglia dei 270 mila euro. Cifre indubbiamente importanti, ma che si rivelano necessarie per il sostentamento dei figli. In caso di difficoltà, comunque, è sempre bene informarsi sui propri diritti e sui possibili bonus e agevolazioni a cui è possibile accedere, come ad esempio l’assegno unico figli che entrerà in vigore a partire dall’estate.