Il vertice OPEC nel caos e viene sospeso senza prendere decisioni; quali saranno le conseguenze sull’oro nero?
Il vertice Opec, iniziato ieri, 4 gennaio, si è concluso con un nulla di fatto e la situazione è nel caoso più totale.
Le quotazioni sono scese di oltre l’1% dopo che l’organizzazione dei Paesi esportatori e i suoi alleati non sono riusciti a concordare le modifiche alla produzione di petrolio di febbraio.
Le perdite del petrolio si sono estese al mercato asiatico e si è raggiunto il punto più basso da due settimane. Il caos OPEC sta mettendo a dura prova l’oro nero già colpito dalla crisi pandemica del 2020 e destinata a un’altalena di ribassi e rialzi.
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Cosa succederà e cosa ci si dovrà aspettare dal mercato per il prezzo del petrolio?
Stamane i futures WTI sono al ribasso dello 0,31% a 47,47 dollari al barile e i contratti Brent stanno scendendo dello 0,41% a 50,88 dollari al barile.
I colloqui OPEC riprenderanno oggi con l’auspicio che le divergenze siano colmate.
Nella riunione di lunedì 4 gennaio la maggioranza dei membri OPEC+, compresa l’Arabia Saudita, si è opposta alla proposta russa di un altro aumento dell’offerta di greggio per febbraio.
Diverse raffinerie asiatiche quest’anno non stipuleranno contratti di fornitura a lungo termine per la vendita di combustibili, segno che il recupero del consumo energetico è in stallo.
Lunedì il greggio era salito a circa 50 dollari al barile, aiutato da un dollaro debole e dalle notizie del vaccino. Ma con così tanti ostacoli alla mobilità ancora all’orizzonte, le prospettive della domanda di benzina e diesel peggioreranno prima di migliorare.
Intanto l’Iran ha sequestrato una petroliera battente bandiera sudcoreana nello Stretto di Hormuz, l’ultimo di una serie di incidenti marittimi nel Golfo Persico. Questi eventi provocano ancora più incertezze nel mercato.