Scarsa familiarità col mezzo, mancato rispetto delle precedenze ma anche alcol e la tendenza a usare il cellulare: per Asaps i numeri sono inquietanti.
Nuovi mezzi, nuovi osservatori. I bilanci, però, sono purtroppo non molto diversi dai vecchi. L’oggetto del rilevamento sono i monopattini elettrici, messi sotto i riflettori dall’Osservatorio dell’Associazione amici e sostenitori polizia stradale. Secondo la quale un incidente ogni tre giorni avrebbe coinvolto tali mezzi. Provocando, in totale, una vittima e 123 sinistri di seria entità. Non certo un buon biglietto da visita per quelli che, oltre a rappresentare un innovativo mezzo di spostamento, sono stati fra gli argomenti di maggiore discussione a livello politico in merito ai costi.
Del resto, il numero degli incidenti diventa anche più inquietante se si considera che, al momento, i monopattini elettrici in circolazione non sono poi molti: circa 80 mila in tutto. Va inoltre considerato che, nel corso del 2020, le varie restrizioni hanno anche limitato gli spostamenti, contribuendo anche a ridurre le possibilità di incidenti.
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Monopattini elettrici, l’incidente è frequente: un incidente ogni tre giorni nel 2020
Va anche detto che una stima attendibile al 100% non è possibile. Da una parte perché anche i contatti o i sinistri lievi sono in quantità decisamente superiore, dall’altra per le poche percentuali messe a disposizione dai vari Comuni. Resta il fatto che le prime stime sono preoccupanti. Anche perché viene riscontrata una certa tendenza a non considerare il mezzo alla stregua degli altri che consentono la circolazione stradale.
Secondo gli esperti dell’Asaps, in effetti, “la principale causa di sinistro è la caduta autonoma dovuta a ribaltamento, senza urto contro ostacoli fissi. Su questo aspetto, sicuramente, incide sia la distrazione alla guida – molti gli utenti che usano il cellulare alla guida anche per fare i selfie – sia l’inesperienza del guidatore, spesso giovanissimo”.
Incidono comunque anche altri fattori: ad esempio “la manutenzione stradale di molte arterie cittadine, con buche ed avvallamenti che non facilitano l’utilizzo di un veicolo con ruote molto piccole, soprattutto nei centri storici”. Altra variabile, il mancato rispetto delle precedenze e gli scontri con ostacoli fissi. Incidono anche fattori altri rispetto alla circolazione: almeno 8 incidenti, secondo Asaps, hanno coinvolto conducenti alterati dall’alcol. Come per tutti gli altri mezzi, è arrivata la denuncia per guida in stato d’ebbrezza.