Bitcoin, la più nota delle criptovalute, ha battuto un nuovo record. Il prezzo dell’oro digitale, infatti, ha superato quota 30 mila dollari.
Continua la corsa al cosiddetto oro digitale. Dopo aver registrato una crescita di quasi il 50% lo scorso mese di dicembre, infatti, il Bitcoin, la più nota delle criptovalute, ha guadagnato quasi il 6% nella giornata di sabato 2 gennaio 2021. Ha raggiunto quasi 31 mila dollari, prima di tornare a circa 30.800 dollari.
Dati indubbiamente interessanti, che trovano un’ulteriore conferma del successo su Coinbase che, sempre nella giornata di sabato, ha assistito a un enorme picco di attività da parte dei compratori, mentre Bitcoin toccava i 33.150 dollari. Secondo gli analisti questo trend sembra ricordare l’accumulo di Bitcoin svolto da MicroStrategy, potenzialmente sostenuto da ordini d’acquisto istituzionali.
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Come già detto, Bitcoin, la prima criptovaluta decentralizzata, ha battuto un nuovo record sabato 2 gennaio 2021. Il suo prezzo di scambio, infatti, ha superato i 30 mila dollari per la prima volta nella storia.
Ma non solo, su Coinbase si è registrato un prezzo più elevato rispetto a Binance, con il valore di Bitcoin sull’exchange che ad un certo punto è risultato superiore di ben 100 dollari. In particolare quando il valore del Bitcoin ha oltrepassato i 30 mila dollari, il sovrapprezzo ha raggiunto un picco di 350 dollari. Questo vuol dire che quando Bitcoin ha toccato i 30 mila dollari su Binance, su Coinbase costava 30.350 dollari.
In base a quanto evidenziato da Ashwath Balakrishnan, analista di Delphi Digital, il Bitcoin è diventato più interessante dopo aver superato il suo massimo storico precedente. Quando il prezzo di Bitcoin si aggirava attorno ai 4 mila dollari, il rischio di un ribasso significativo era elevato. Quando invece ha conquistato i 20 mila dollari, la criptovaluta ha attirato l’attenzione degli investitori.
Ma non solo, in molti pensano che nel breve periodo il prezzo del Bitcoin potrebbe essere spinto ancora più in alto dalle istituzioni che non hanno comprato tale valuta digitale a dicembre a causa di potenziali problemi contabili. Alcuni analisti, quindi, ritengono che nel primo trimestre del 2021 altre istituzioni potrebbero investire nel cosiddetto oro digitale.