Le chiusure forzate per via dell’emergenza sanitaria hanno portato ad un brusco calo delle scommesse con relativo impatto anche per le casse dello Stato
Il covid-19 ha avuto un impatto devastante su molteplici settori dell’economia nazionale. Andando ad analizzare uno in particolare, quello relativo ai centri scommesse e alle sale bingo a causa delle chiusure ha subito un calo praticamente senza precedenti.
D’altronde tra lockdown e chiusure post estive tutt’ora in corso, sono state tra le attività ad aver abbassato la saracinesca per il maggior lasso di tempo. Per effetto di ciò, sia la spesa complessiva, che le entrate erariali del 2020 sono decisamente inferiori rispetto a quelle del 2019. A tal proposito, vediamo i numeri dell’impietoso confronto.
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Chiusura sale scommesse: calo delle giocate e degli introiti per il fisco
Secondo i dati processati da Agipronews (agenzia stampa che si occupa del mondo delle scommesse) calo delle giocate è pari al 35% con la spesa complessiva crollata da 19,4 a 12,5 miliardi di euro. Naturalmente anche per il Fisco le ripercussioni sono state piuttosto importanti, basti pensare che la perdita il saldo tra 2019 e 2020 è di circa 4 miliardi visto che si è passati da 11 a 7 miliardi di euro.
In totale nell’anno appena conclusosi l’intero settore (agenzie di scommesse, sale slot e Bingo) ha registrato un calo totale del 43%. Le slot e gli apparecchi simili sono quelli ad aver pagato il dazio maggiore (54%). Fanno seguito le scommesse al 36% e le Lotteria e Bingo con il 25%.
All’orizzonte non si vede ancora la luce e fin quando non si riapriranno i punti fisici il quadro non può che peggiorare. In un clima così catastrofico regge solamente la dimensione online. Anzi, come era preventivabile ha avuto un incremento del 39% che in soldoni si traduce in 2,5 miliardi.