Quali sono i lavori e le professioni che andranno per la maggiore entro il 2022? Tra ecosostenibilità e digitalizzazione, ecco i lavori del futuro
La pandemia ha velocizzato la rivoluzione digitale e lo sviluppo eco-sostenibile. E sono queste le competenze che saranno richieste agli oltre 2,5 nuovi milioni occupati da parte delle imprese.
Questi numeri li ritroviamo nel report Excelsior di Unioncamere e Anpal sulle previsioni occupazionali tra il 2019 e il 2023.
Secondo il report, le imprese italiane assumeranno intorno ai 250 mila lavoratori, aventi competenze informatiche, matematiche per lavori digitali, come i data scientist, cioè esperti nell’analisi dei dati.
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Oltre i data scientist, importantissimo sarà il ruolo anche dei green jobs, le attività relative alla cosiddetta economia circolare, un modello di produzione e consumo che , prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.
Importantissimo sarà il ruolo, in finanza, del private banker. Questa sarà una delle professioni più richieste entro il 2023. Lo stesso discorso può essere fatta per il Data Protection Officer, figura professionale nata dopo la nuova normativa europea per la privacy, ed è colui che si occupa dei dati sensibili e privati in un’azienda.
Richiestissimi anche i social media manager, i digital media manager, e i business developer, all’interno sempre della rivoluzione tecnologica che ha investito il mondo intero in questo periodo pandemico.
Altre professioni richieste sono e saranno: sviluppatori di software, assistenti per la cura della persona a domicilio, infermieri professionisti e i manager socio-sanitari.