L’assegno pensionistico è calcolato in base ai contributi versati durante carriera lavorativa. La domanda che ci pone è: si possono versare i contributi doppi per aumentare la pensione?
Spesso accade che un contribuente svolga due lavori, specie se si tratta di lavori part time, in questo caso si avrà un raddoppio del montante contributivo e ciò è dato dai versamenti contributivi effettuatu dai due datori di lavoro che sono sommati e, pertanto, diventano utili ad aumentare l’assegno della futura pensione.
Ma cosa succede a chi lavora sia come autonomo che come dipendente?
In questo caso bisogna applicare le regole della Gestione Separata INPS.
In poche parole, lavoratore che svolge lavoro dipendente avrà i contributi versati dal suo datore di lavoro ma per la parte che svolge come libero professionista dovrà necessariamente iscriversi alla sua cassa professionale e, pertanto, verserà i contributi per questa professione.
Occore precisare che i contributi versati per l’attività professionale non devono essere sommati con quelli di lavoro dipendente. Questi saranno sommati solo per il montante contributivo ai fini della misura dell’assegno.
LEGGI ANCHE >>> La Manovra di Bilancio modifica il modello ISEE 2021 per gli universitari
LEGGI ANCHE >>> Cani: componenti delle famiglie italiane, ma quanto costa mantenerne uno?
Doppi contributi: i casi in cui è prevista maggiorazione in 52 settimane
Esistono dei casi in cui è prevista una maggiorazione in 52 settimane. Esistono casi di maggiorazione, casi in cui è presa in considerazione, insomma la possibilità di andare ad incrementare la pensione che già si è in diritto di ricevere, ma no tutto il resto.
Quindi, rispondendo alla domanda se si possono versare contributi doppi per aumentare la pensione, la risposta è no.