Niente Te Deum per Papa Francesco: una fastidiosa patologia lo blocca

Lo ha riferito il direttore della Sala Stampa Vaticana, Matteo Bruni: Papa Francesco non presiederà nemmeno i Primi Vespri.

Papa Francesco
Foto © Vatican Media

A causa di una dolorosa sciatalgia le celebrazioni di questa sera e di domani mattina presso l’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana non saranno presiedute dal Santo Padre Francesco“. Il direttore della Sala Stampa Vaticana, Matteo Bruni, dà l’annuncio in mattinata. Il Santo Padre non presenzierà alle celebrazioni previste per la fine dell’anno, l’ennesima brutta notizia del 2020 che volge al termine. Papa Francesco non celebrerà quindi né i Primi Vespri né il Te Deum.

Come riferito da Bruni, entrambe le celebrazioni “saranno presiedute dal cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio, mentre la messa sarà presieduta dal Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato. Domani, Papa Francesco guiderà comunque la recita dell’Angelus dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, come previsto”.

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Niente Te Deum per Papa Francesco: la sciatalgia lo ferma anche per i Vespri

Al Pontefice sono arrivati gli incoraggiamenti dei fedeli e anche dei Papaboys, nati sotto l’impulso del Pontificato di Giovanni Paolo II. Il Papa Santo che, come Papa Francesco, aveva fortemente puntato sull’evangelizzazione dei giovani, sulle Sentinelle del mattino che indicava come vera linfa vitale della Chiesa. E, sulla base di quegli insegnamenti, passò alla storia la grande adunanza di Tor Vergata, a Roma, durante la Gmg del 2000.

Papa Francesco ai giovani ha rivolto sempre un appello accorato: “Vivere, non vivacchiare“. Prendere possesso in pienezza della propria vita, accogliere Gesù e rendersi portatori della fede nel mondo e nella storia. Un incoraggiamento che ha condiviso coi giovani di tutto il mondo, durante i suoi viaggi e le Giornate mondiali a tema. E che non dimentica nemmeno durante le sue omelie.

L’inconveniente di questa sera certamente non impedirà che il messaggio arrivi lo stesso. Ai giovani e a tutta l’umanità, che guarda con speranza all’anno che verrà.

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