Promesse di guadagno facile e sostanzioso a fronte di un investimento minimo. Succede spesso ma riconoscere l’inganno si può.
Vedere i propri risparmi sparire in una nuvola di fumo è sempre stata la paura più grande di ciascuno di noi. I motivi, nel corso della vita, potrebbero essere svariati ma, soprattutto in tempi recentissimi, la tendenza di qualcuno a sondare sempre più sofisticati escamotage per sfruttare l’online come mezzo per accedere a denaro altrui sta provocando un timore sempre più accentuato. Legittimo, considerando quanti e quali mezzi possono essere usati per mettere a rischio i nostri dati sensibili, su numerose piattaforme. A volte anche le più sicure.
Le frodi finanziarie, in questo senso, non sono da meno. Non una violazione della privacy o un furto di dati, ma una truffa in piena regola, celata dietro la promessa di un guadagno doppio o triplicato a dispetto di un investimento contenuto.
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Un amo lanciato nei modi più diversi. Dalla semplice telefonata agli sms, anche se l’agganciamento via telefono è il più comune. Presunti broker, favoleggiano di azioni miracolose che riuscirebbero a raddoppiare il capitale di un potenziale investitore, sciorinando magari numeri incomprensibili ai più a sostegno della propria tesi. Molto spesso, i sedicenti broker potenziano il proprio appeal sfruttando canali estremamente conosciuti, come i social network, con banner illustrativi fantasticanti su guadagni elevatissimi.
Qualora si riuscisse a entrare in contatto con un potenziale truffato, la proposta sarebbe puntualmente la stessa: dapprima un veloce briefing sulla società, poi il consiglio sulle forme di investimento, promettendo rendimenti faraonici su basi di investimento risicatissime. Ora, posto che il buonsenso in questi casi è sempre utile (considerando che non esistono sistemi per guadagnare più di quanto consentito dal mercato), il rischio maggiore in caso di adescamento andato a buon fine, secondo Proiezionidiborsa, si correrebbe coi cosiddetti one shot.
In sostanza, sulla base di un investimento che sembra fruttare, non si avrebbe accesso a sistemi di restituzione del capitale e nemmeno di prelievi dal proprio portafoglio. Per poi scoprire che i conti sono stati chiusi e i soldi evaporati. Un trucco sostanzialmente semplice, gonfiato da false garanzie da parte di società conosciute, persino istituti di credito. Un piano ben congegnato, anche sfruttando il momento di debolezza generale. Nel quale è invece consigliabile mantenere una soglia di attenzione più elevata.