Il vaccino di AstraZeneca contro il coronavirus rischia di far saltare il piano per l’immunizzazione dell’ Italia. Cosa succede?
Il vaccino di AstraZeneca era il candidato prediletto a vincere la corsa contro Pfizer-BioNTech e Moderna: poi qualcosa è andato storto.
Secondo la sperimentazione dell’azienda, l’efficacia del vaccino AstraZeneca era appena del 62%, mentre raggiungeva il 90% dell’immunizzazione se si somministrava una prima mezza dose seguita da una dose intera.
Detta somministrazione era avvenuta per un errore nell’interpretazione del dosaggio contenuto nei documenti della sperimentazione.
Per questo errore AstraZeneca ha dovuto ricominciare la sperimentazione.
Di conseguenza l’Agenzia Europea del Farmaco (Ema), non ricevendo alcun risultato della sperimentazione del vaccino, non ha potuto autorizzarne la distribuzione che potrebbe slittare alla seconda metà di febbraio.
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Vaccino AstraZeneca: cosa rischia l’Italia
Il Vaccino AstraZeneca è in estremo ritardo e questo comporta un grave danno per l’Italia, ma anche per l’ Europa intera, che si aspettava di iniziare le vaccinazioni di massa in tempi brevi.
L’Italia ha prenotato, per i prossimi tre mesi:
- 16 milioni di dosi di vaccino AstraZeneca;
- 8,7 milioni di Pfizer-BioNTech, l’unico al momento approvato in Ue.
- 2 milioni di fiale da Curevac;
- 1,3 milioni da Moderna.
Il Governo Italiano, per l’intero piano vaccinazio ha prenotato 202 milioni di dosi.
Da una fonte di Governo, emerge la preoccupazione sul ritardo del vaccino AstraZeneca, infatti: «È ovvio che questa notizia crea qualche apprensione. Vediamo cosa succederà nelle prossime settimane, perché Londra pare comunque intenzionata a procedere con AstraZeneca. E se arriva l’ok da loro è possibile un’accelerazione anche in Ue. Altrimenti dovremo intensificare gli acquisti degli altri vaccini…»
Al fine di compensare il ritardo di AstraZeneca, il Governo ha comprato oltre 10 milioni di dosi: parte di Pfizer-BioNTech, dovrebbero arrivare ulteriori 470 mila dosi nei 203 siti attivi per ora.