Drammatico lutto per Banca Carige che piange la scomparsa dell’indimenticabile presidente. Avvocato libero professionista, era anche professore universitario.
Lutto in Banca Carige che piange la scomparsa del presidente Vincenzo Calandra Buonaura. Nato a Reggio Emilia il 21 agosto del 1946, avvocato libero professionista, era stato nominato al vertice dell’istituto lo scorso gennaio. Dal 2008, inoltre, era professore ordinario di Diritto Commerciale presso l’Università “Alma Mater” di Bologna, prima di approdare proprio in Banca Carige al fianco dell’amministratore delegato Francesco Guido.
È stato membro del consiglio di amministrazione di Unicredit e Unicredit Private Banking dal 2003 al 2006. Dal 2007 al 2008, inoltre, ha fatto parte del supervisory board di Unicredit Bank Austria mentre, dal 2000 al 2009, ha ricoperto la carica di presidente di Carimonte Holding.
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Banca Carige in lutto, morto il presidente Calandra Buonaura
Autore di molte pubblicazioni scientifiche in ambito fallimentare, societario e bancario, dal 1973 al 1986 ha insegnato legislazione bancaria presso la Facoltà di Economia dell’Università di Modena. Sempre presso lo stesso istituto aveva assunto dal 1987 il ruolo di professore ordinario di diritto commerciale. Vincenzo Calandra Buonaura è stato anche membro della direzione della rivista “Giurisprudenza commerciale” e ha fatto parte del comitato scientifico della rivista “Banca, impresa e società”.
A dare il triste annuncio della scomparsa di Vincenzo Calandra Buonaura un comunicato reso noto dalla stessa Banca Carige: “Il Cda, il Collegio Sindacale e tutto il personale di Carige con immenso dolore si stringono attorno alla famiglia del Prof. Vincenzo Calandra Buonaura per la scomparsa del proprio Presidente“.
“Il pur breve periodo di lavoro trascorso insieme – ha affermato Francesco Guido, amministratore delegato di Carige – è stato sufficiente per apprezzare immediatamente non soltanto l’elevatissima statura professionale del professore, l’equilibrio e la profondità dell’esperienza, ma anche il tratto di umanità, cordiale e sincera, che lo rendeva assolutamente prezioso. Al dolore di tutti unisco il mio personale dolore, avendolo sempre avuto al mio fianco e ricevendo costantemente parole di incoraggiamento e appoggio assolutamente concreto. Non ho avuto il tempo di dirgli fino in fondo quanto gli fossi profondamente grato e quanto mi sentissi onorato della sua amicizia“.