La manovra finanziaria 2021 ha stabilito i principi fiscali per quanto riguarda il vaccino anti-covid 19 che arriverà in Italia nei prossimi giorni
Ormai ci siamo. Dopo tanta attesa, speranza, scetticismo, polemiche e quant’altro finalmente in Italia sta per iniziare la vaccinazione contro il covid-19.
Il primo “antidoto” giunto nel Bel Paese contro il virus che di fatto ha stravolto la vita della gente è quello della Pfizer. Domenica 27 dicembre 2020 si inizierà con la somministrazione in alcune aree della penisola per poi proseguire man mano con l’inizio del nuovo anno.
Insomma, sembra il preludio ad un nuovo inizio. Nonostante ciò è bene comprendere le ripercussioni a livello finanziario. In tanti infatti si chiedono se sarà applicata l’IVA su questo strumento che è fondamentale per ritornare alla normalità.
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Vaccino anti-covid 19 esente da Iva per 2 anni
La risposta è rincuorante. Al pari di altri mezzi e dispositivi anti-covid 19 (autorizzati dalla Commissione Europea o dagli Stati membri) anche il vaccino godrà di alcune agevolazioni. Grazie all’emendamento alla Legge di bilancio 2021 è stato stabilito infatti che la cessione del vaccino contro il coronavirus sarà esente da IVA almeno fino al 31 dicembre 2022 (fermo restando il diritto di detrazione).
Un ulteriore segnale di speranza per consentirà un po’ a tutti di poter accedere al prodotto. D’altronde non affatto il periodo di accentuare le disuguaglianze sociale, anzi. Tutti a prescindere dalla propria situazione finanziaria hanno il diritto (qualora lo desiderino) di potersi vaccinare per mettersi al riparo dal covid.
Per quanto concerne altri arnesi utili per contrastare il virus come ad esempio ventilatori polmonari per terapia intensiva, umidificatori, sistemi di aspirazione, maschere per la ventilazione non invasiva e tanti altri, si applicano le disposizioni previste dall’articolo 24 del decreto Rilancio. Dunque, l’esenzione IVA fino al 31 dicembre 2020 e l’aliquota del 5% a partire dal 1 gennaio 2021.