Un interessante studio universitario ha analizzato il rischio di contagi covid in una tavolata natalizia. Ecco le variabili utilizzate e i risultati emersi
Festeggiare il Natale alla stregua degli altri anni non sarà affatto semplice. Le molteplici restrizioni applicate dal Governo di fatto rendono quasi impossibili i grandi raduni che solitamente accompagnano queste festività.
Delle misure dolorose che si spera possano placare in parte i contagi, che seppur diminuiti rispetto a qualche tempo fa rimangono comunque piuttosto elevati. Ma quali sono i rischi di contrarre il covid in una tavolata natalizia? A tal proposito, ecco l’analisi condotta da uno studio effettuato in base al modello AIRC (Airbone Infection Risk Calculator) dall’Università di Cassino e dalla Queensland University of Technology (Australia). Il tutto sotto la guida del professor Giorgio Buonananno.
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Sono stati presi in considerazione come parametri tra cui ovviamente la presenza di persone che abbiano il covid in modalità asintomatica. Poi è stata stimata l’emissione di carica virale di questi soggetti e la probabilità di infettare i presenti.
A queste costanti sono state aggiunte delle variabili, come il mancato utilizzo della mascherina, la ventilazione, il tempo di permanenza o il tipo di conversazione.
Facendo un esempio un po’ più eclatante, partiamo dal presupposto di essere in presenza di un gruppo di 14 familiari riuniti per il pranzo di Natale. Questi trascorrono insieme circa 5 ore in un soggiorno di 60 metri quadri. Naturalmente mangiano, bevono, aprono i regali, parlano ad alta voce e naturalmente non indossano la mascherina (sarebbe assurdo il contrario).
Sicuramente essendo in un periodo invernale si tenderà a non aprire troppo le finestre, il che non favorisce il ricircolo d’aria. Per effetto di ciò, quante persone potrebbero essere contagiate laddove tra i presenti ci sia un positivo asintomatico? Fare una stima precisa e sicura di fatto è impossibile, ma si possono calcolare i rischi.
In base a questo modello sarebbero circa 3 i familiari che potrebbero essere infettati, mentre il rischio individuale sarebbe del 23% (quindi molto alto). Tenendo le finestre aperte il rischio scenderebbe per almeno 10 minuti ogni ora il numero di potenziali contagiati scenderebbe a 2, mentre in un’ambiente sempre aperto e arieggiato il virus potrebbe essere trasmesso ad 1 sola persona.
Ad ogni modo un consiglio utile per riunirsi in sicurezza è creare una “bolla” o in alternativa vedersi con parenti o amici che nei giorni precedenti non hanno avuto nessun contatto con persone esterne. Il Natale ai tempi del covid è così, preoccupante e scrupoloso allo stesso tempo.