L’arena del Colosseo, come non l’abbiamo mai vista, se non grazie a ricostruzioni al computer. Chi si aggiudicherà la costruzione?
Pubblicato il bando da parte di Invitalia per l’affidamento dei servizi di progettazione definitiva della ricostruzione dell’arena del Colosseo. Lo ha annunciato Dario Franceschini, ministro per i Beni e le attività culturali e per il Turismo.
La ricostruzione dell’arena del Colosseo, nasce da un’idea dell’archeologo, Daniele Manacorda. Il progetto, appoggiato da Franceschini, consentirà al pubblico di capire il vero uso e la funzione di questo monumento storico, anche attraverso diversi eventi culturali.
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Un’arena per il Colosseo con i gli stessi funzionamenti dell’antica
“La ricostruzione dell’arena del Colosseo è una grande idea, che ha fatto il giro del mondo. Sarà un grande intervento tecnologico che offrirà la possibilità ai visitatori di vedere non soltanto, come oggi, i sotterranei, ma di contemplare la bellezza del Colosseo dal centro dell’arena”, ha spiegato il ministro Franceschini. Il progetto, prevede un finanziamento complessivo di 18,5 milioni di euro.
Per la nuova arena è previsto un uso grazie a soluzioni tecnologiche e integrate che consentiranno allo spettatore di vedere con quali meccanismi era regolata la macchina organizzativa di giochi e spettacoli. L’intervento è molto ricercato anche dal Mibact, il Parco Archeologico del Colosseo. Così, il Mibact ha accolto l’imminente rinnovamento dell’arena: “L’obiettivo è rendere nuovamente fruibile la superficie del piano dell’arena del Colosseo e individuare una soluzione tecnologica compatibile e reversibile, per la copertura degli ambienti ipogei. Gli interventi dovranno essere progettati in modo da offrire contemporaneamente la percezione del piano dell’arena su cui avvenivano i giochi e la visione del complesso sistema di strutture e meccanismi sottostanti”.
Ed ancora: “La nuova arena -spiega ancora Mibact – dovrà essere pensata come un piano unitario, ad alto contenuto tecnologico, costituito da dispositivi meccanizzati di apertura e chiusura, consentendo ai visitatori di comprendere la sinergia e la stretta relazione con i sotterranei, anche utilizzando sistemi che rimandino ai meccanismi degli ascensori e delle scene mobili antiche”.