Alcuni pagamenti effettuati col sistema contactless non consentirebbero il rimborso del 10%. Per gennaio dovrebbe essere risolto, intanto ecco due scappatoie.
Non ci sono solo problemi tecnici estendibili alla natura economica del provvedimento a far traballare la misura del cashback. Ora ci si mettono anche le questioni letteralmente tecniche, legate alla praticità del sistema. Nello specifico al sistema contactless che, secondo molti utenti, mal si sposerebbe con la misura prevista dal governo come incentivo ai consumi e alle spese bancomat.
Il neo sarebbe nella app IO, una delle piattaforme principali per l’adozione del cashback. Nello specifico, secondo gli utenti si tratterebbe di un presunto difetto che non permetterebbe ad alcuni pagamenti effettuati con il sistema contactless (poggiare la carta sullo screen Pos anziché inserirla) di essere registrati fra quelli che danno diritto al rimborso del 10%.
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Un secondo problema, quindi, dopo quello riscontrato nelle primissime battute dal sistema di registrazione delle carte. Un cosiddetto “bug” quindi, una falla nel sistema sfuggita ai programmatori. Quelle dei videogiochi erano un cult negli anni Novanta e Duemila. Se si tratta di risparmi, il problema va risolto. E allora ecco la segnalazione a PagoPa, ovvero la società che gestisce la app IO. Che, da parte sua, ha dato una soluzione tampone: inserire la carta nel Pos e non poggiarla sopra.
In sostanza, utilizzare sempre il Pin per ovviare a un problema che, parola di PagoPa, sarà risolto a gennaio. Dal prossimo anno, quindi, via ai pagamenti con contactless e, insieme, al rimborso previsto. Praticamente dal momento in cui la pratica del cashback entrerà nella sua fase di applicazione piena (ora, dall’8 dicembre a oggi, si è ancora in quella di sperimentazione). Il problema contactless, tuttavia, va risolto al più presto anche perché, essendo in pandemia e dovendo limitare i contatti vari, risulta un sistema quanto mai indicato.
Altra soluzione, registrare due volte le carte co-badge nella sezione Portafoglio, presente sulla dashboard dell’app IO. Farlo quindi sia come carta PagoBancomat che come carta di credito (o di debito). Quindi, abilitare la funzione cashback per entrambi i pagamenti. Forse meno immediata ma, in relazione al tema salute, più sicura. Poi a gennaio, assicura PagoPa, basterà una sola registrazione. Si tratta di resistere una decina di giorni.