Il Covid non ha piegato solo i piccoli imprenditori: una famosa azienda multinazionale lascerà a casa più di duemila persone
Chi lo avrebbe mai detto. Un’azienda non solo conosciuta in tutto il mondo, ma anche dai fatturati a dir poco impressionanti, coma la Coca-Cola, distrubutrice non soltanto della bevanda che ne porta il nome, ma anche di creazioni affiliate, come per esempio la Sprite.
Eppure, anche Coca-Cola, dovrà mandare a casa migliaia di dipendenti, perché il Covid non ha risparmiato nemmeno questa azienda, causa calo dei consumi. Infatti, il 50% circa dei bevitori, consumavano i prodotti fuori casa, ma ora sono costretti a non farlo per i ripetuti lockdown.
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L’azienda americana, nata nel 1886, è ufficialmente in crisi. L’annuncio infatti, riguarderebbe il taglio, nel 2021, di 2.200 dipendenti sparsi in tutto il mondo, di cui 1.200 soltanto negli Stati Uniti. Una cifra che apparentemente, conoscendo i numeri della famosa rivenditrice di bibite, non è tanto cospicua, ma che potrebbe però, non fermarsi lì.
Il problema è che i consumatori, comprano prodotti Coca-Cola soprattutto quando sono fuori casa, come al bar, o per accompagnare un pasto al ristorante oppure anche nei cinema o ad eventi sportivi. Dal momento in cui la causa Covid è diventata più importante di tutto il resto, e ci sono ripetute chiusure, le vendite si sono dimezzate. Nel terzo trimestre del 2020, la società di Atlanta ha registrato un fatturato di 8,65 miliardi di dollari: un calo del 9% rispetto al 2019.
E dire che l’azienda americana aveva persino già parlato di offerte di buonuscita, per almeno quattromila dipendenti, sparsi tra Canada, Usa e Porto Rico. Ma ora le cose sono andate persino peggio e c’è un’azienda centenaria da preservare. Nella nota della Coca-Cola Company, si legge: “La pandemia non è stata la causa di questi cambiamenti ma è stata un catalizzatore per spingere la società a muoversi più velocemente”.