I blocchi previsti dal 21 dicembre al 6 gennaio vietano in linea di massima di raggiungere le seconde case. Ci sono però delle particolari eccezioni, ecco quali
Le restrizioni per il periodo delle festività natalizie sono state ufficializzate. Tra queste figurano anche quelle relative al raggiungimento delle seconde case. In base a quanto previsto dal decreto legge 158 in vigore dallo scorso 4 dicembre, è vietato entrare e uscire da diverse regioni o province autonome dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021.
Dunque se la seconda casa si trova in un’altra regione dello stivale rispetto a quella in cui si risiede abitualmente, ci si può spostare entro il 20 dicembre (ma solo se le regioni in questioni sono del medesimo colore).
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Esistono però dei casi eccezionali. Chi ha una seconda abitazione all’interno della regione (anche se in un comune diverso), può andarci tranquillamente, a patto però che a spostarsi siano massimo 2 persone adulte. Non fanno parte del calcolo i figli minori di 14 anni e le persone disabili.
Si potrà fare rientro presso la propria dimora principale in qualsiasi momento, anche nei giorni in cui è prevista la zona rossa nazionale (naturalmente bisogna munirsi di autocertificazione). Il criterio per il rientro è valido anche per coloro che si sono spostati in altre regioni. Infatti il ritorno a casa è sempre e comunque consentito.
Quindi, se si agisce per tempo e soprattutto per bene, le tanto temute restrizioni non sono poi così pesanti come si poteva immaginare. Meno rigida è anche la posizione di chi nei giorni festivi vuole andare a pranzo o a cena dai parenti. Ci si potrà muovere una sola volta giorno applicando i medesimi criteri riguardanti i viaggi verso le seconde case situate sul territorio regionale.