Alberto Genovese non avrebbe saputo gestire la sua improvvisa ricchezza. E’ passato dalle migliaia di euro ai milioni.
Quando i soldi danno alla testa. Uomini, poco più che ragazzi, anagraficamente quarantenni ma con la mente di un ragazzino che all’improvviso diventa milionario. Poi ci sono ragazzini e ragazzini. Ci sono quelli che sanno gestire una fortuna e hanno anche li aiuta e quelli che sbandano paurosamente. Succede anche nel calcio, quanti esempi avremmo da farvi su ragazzi che pieni di soldi, hanno rovinato la propria vita invece di migliorarla…
Alberto Genovese si è ritrovato ad avere milioni di euro e la fine che ha fatto ve la stiamo raccontando ogni giorno. Era partito da un patrimonio di centomila euro, diventati milioni. Questo avrebbe scatenato i demoni di Alberto Genovese, tra perversioni sessuali ed eccessi di ogni tipo, a partire dalla droga. L’imprenditore re della finanza è accusato da più ragazze di violenze e abusi, avvenuti durante i festini hot organizzati nel suo attico milanese Terrazza Sentimento e villa Lolita, a Ibiza.
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L’amico Daniele Leali, indagato anche lui per cessione di droga e considerato a tutti gli effetti l’organizzatore di quelle serate, si difende replicando che giravano sostanze stupefacenti, ma che fossero gli stessi invitati a portarle da fuori. Gli inquirenti ci credono poco ma c’è un’inchiesta apposta che lo potrà dire.
Sulle accuse di violenza sessuale Leali intevistato dal Corriere della Sera sottolinea come il problema vero fosse la totale ingestibilità di Genovese. “Gli sono stato vicino in questi ultimi mesi e ho cercato di farlo desistere da questo stile di vita. Lo vedevo sempre assente, probabilmente avendo questa grande quantità di soldi si era lasciato andare ad alcool e droga. È passato da avere 100mila euro ad avere cento milioni”.
L’imprenditore “non era felice”, ne è sicuro Leali: “Era sempre alla ricerca di qualcosa di più. A livello lavorativo era soddisfatto, prima dell’arresto è stato a Londra a farsi dare 300 milioni da un fondo. Ma soffriva perché aveva sempre il dubbio che la gente gli stesse accanto solo per i soldi. Viveva male”. Come ora le sue vittime.