Il cellulare dell’ambientalista Ernesto Galiotto vola fuori dal finestrino di un aereo da turismo. Non solo non si rompe, ma riprende tutta la caduta.
Seicento metri di caduta libera, tutti registrati. No, non c’è di mezzo un jumper, né un altro cultore di sport estremi. Il protagonista della vicenda è un semplice cellulare anche se, indirettamente, ci entra un ambientalista brasiliano, Ernesto Galiotto. E’ stato il suo telefono, anzi, il suo i-phone a piombare giù per diverse centinaia di metri, schiantandosi al suolo. Due i fatti degni di nota: l’intero volo filmato e, soprattutto, l’essere “sopravvissuto” all’impatto al suolo.
L’ambientalista, durante un volo sulla spiaggia di Cabo Frio, in Brasile, stava effettuando una registrazione video con il proprio telefono, quando questo gli è scivolato dalle mani dopo averlo sporto dal finestrino aperto del piccolo aereo da turismo.
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Cadere da 600 metri e, letteralmente, essere in grado di raccontarlo. Questo quanto accaduto all’i-phone di Galiotto, capace di testimoniare il proprio volo dal momento che, al momento della caduta, l’ambientalista non era ancora riuscito a chiudere l’applicazione video. Frammenti confusi, immagini sfocate, ma che comunque narrano la parabola del fortunato telefonino, caduto in modo tale da immortalare il cielo visto dal basso.
Dopo aver sorvolato la zona della caduta, Galiotto e il suo pilota sono atterrati riuscendo a ritrovare lo smartphone. Sorpresa totale quando, dopo averlo ripreso, si sono accorti che i danni subiti erano estremamente limitati. Anzi, il nerboruto cellulare ha resistito a una caduta alla velocità di un proiettile e all’impatto al suolo, riuscendo a fornire anche una sorta di testimonianza della sua vicenda. E, si può dire, un’altra fortuna è che non sia finito addosso a qualcuno. Perché tutto ci si aspetta (specie di questi tempi), ma per immaginarsi un cellulare piomba dal cielo, bisogna ammetterlo, ci vuole una bella immaginazione.