Nell’ultima puntata dell’anno di “Dritto e Rovescio” è stata raccontata la storia toccante di una donna che ha perso la sua impresa a causa della crisi derivante dalla pandemia.
Storie di ordinaria crisi Covid per l’ultima puntata dell’anno di “Dritto e Rovescio” il programma del giovedì sera di Rete4. Il conduttore Paolo Del Debbio si collega con l’inviata a Trieste per sentire le storie di chi non riesce più a portare avanti la propria impresa a causa del non arrivo di ristori ed indennizzi e per la crisi economica derivante dalla pandemia Covid.
In precedenza Del Debbio aveva effettuato un collegamento sempre da Trieste parlando con altri titolari ed esercenti che chiedevano regole certe, in tempi brevi e con indennizzi e ristori sicuri perchè “una impresa non è un interruttore che si accende e si spegne a piacimento”.
In effetti ci sono dei costi vivi da sostenere e molti ristoratori anche hanno effettuato le ordinazioni di merce in base alle prenotazioni che avevano ricevuto per il pranzo di Natale ma probabilmente dovranno abbassare le saracinesche nonostante la spesa effettuata per prepararsi all’evento. E’ in arrivo un nuovo Dpcm che prevede misure più restrittive per i giorni di festa.
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L’ultimo collegamento di Del Debbio prima della fine della puntata è, come detto, con Trieste. Nella città friulana l’inviata raccoglie le storie di imprenditori e titolari di esercizi pubblici in grave difficoltà.
Una di queste è una signora che è stata sfrattata:”Ho una scuola di danza, le spese da sostenere sono di 3000 euro al mese. Non ho ricevuto nessun ristoro e non sono riuscita a mettermi d’accordo con il proprietario dell’immobile. E così dopo 25 anni ho dovuto chiudere la mia scuola”
Poi, c’è una donna operante nel mondo della ristorazione che ha due locali, uno chiuso ed uno in attività:”Ma per questo locale avevo molte prenotazioni di Natale. E adesso chi mi rimborsa per i soldi che ho perso? A voi che siete in studio chiedo, cosa state facendo di concreto e di vero per noi? Vogliamo delle risposte”.