Raddoppia il tetto di spesa Contactless. Ruolo fondamentale giocato dalla pandemia: incrementati i pagamenti col sistema senza Pin.
Novità in vista per i pagamenti contactless, quelli senza bisogno di digitare il Pin sul tastierino dell’esercente. Per ora limitati a un tetto massimo di spesa pari a 25 euro ma, a breve, con possibilità di estensione perlomeno al doppio. L’allargamento degli importi arriverà, a partire dal 2021, a 50 euro. Da tale cifra in giù, basterà la solita procedura: avvicinare la carta al Pos senza digitare il Pin. Per chi vuole naturalmente.
Il contactless, per quanto non piaccia a tutti, è diventata ormai una prassi, specie in fase di pandemia. Questo perché, in qualche modo, consente di snellire la procedura di pagamento e, magari, di non creare troppa fila in cassa. Oltre che evitare di toccare il tastierino, sempre nell’ottica dell’igiene comune. E allargare lo spettro dei pagamenti al doppio della cifra attualmente consentita, significherà incentivare l’adozione del sistema.
LEGGI ANCHE >>> Truffe ai bancomat: le banche potrebbero non rimborsarci, come agire
LEGGI ANCHE >>> Pagamenti contactless, senza PIN: l’Italia alza la soglia
Contactless, intesa fra i gestori: il tetto di spesa raddoppia
A dar conto della nuova situazione, i principali gestori delle carte di pagamento, Bancomat, Mastercard e Visa. “Tutti gli attori dei pagamenti digitali in campo (banche ed esercenti) adatteranno strumenti e processi per l’implementazione e l’attuazione operativa della nuova misura a partire dal prossimo anno”. Inoltre, “in qualità di principali circuiti di pagamento presenti nel nostro Paese, si impegnano così a guidare il mondo dei pagamenti verso uno step importante che segnerà un netto miglioramento della quotidianità dei consumatori”.
Ora la palla passerà agli esercenti e alle banche, che avranno poche settimane per adeguarsi al nuovo sistema. Ossia, adeguare gli strumenti alla nuova soglia di spesa. Il resto, lo farà la quotidianità. Sulla quale, peraltro, ha fortemente insistito (e investito) anche la Banca centrale europea, sostenitrice di una forma di pagamento che, dall’inizio della pandemia, ha conosciuto sempre più successo.