Vaccino anti Covid, si stringe per l’arrivo delle dosi Pfizer. L’Europa non può più attendere, a breve un incontro
Da Bruxelles arrivano buone notizie, i primi vaccini in Europa dovranno tenersi prima del primo giorno del 2021. Sembra infatti che Ema, agenzia europea per medicinali, voglia accelerare definitivamente per consentire l’ingresso del vaccino nel continente.
L’annuncio completo da parte dell’UE è il seguente: “Dopo avere ricevuto lunedì sera i dati aggiuntivi richiesti dal Chmp all’azienda, e in attesa dell’esito della sua valutazione, è stato programmato un incontro eccezionale del Chmp per il 21 dicembre per concludere se possibile”.
Il via libera ufficiale, avverrebbe il 29 dicembre, ma per poterlo utilizzare prima, c’è bisogno di abbreviare i tempi, per questo la stessa Ema ha ricevuto molta pressione. Lo stesso ministro italiano, Speranza, ha detto qualche giorno fa di aver chiesto un anticipo, così come il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn.
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Un’approvazione che arriverebbe anche prima di Natale
L’ex direttore esecutivo di Ema, Guido Rasi, ha annunciato: “Il passaggio alla Commissione europea per l’approvazione definitiva potrebbe avvenire con tutta probabilità entro 48 ore“. Ciò significherebbe che in settimana, dovremo assistere ai primi vaccini in Europa. Il ministro tedesco Spahn è per questo, molto ottimista, ed ai media locali si è lasciato andare in un: “Siamo ottimisti che si possa avere un’autorizzazione del vaccino in Europa il 23 dicembre”.
Pfizer, dal canto suo, starebbe valutando diversi siti dove accelerare e moltiplicare la produzione del prodotto, sia negli States che in Europa. Al momento l’Europa, ne ha già uno, in Belgio. Intanto, si parla già di chi dovrà avere la precedenza, il consigliere del ministro della Salute, Walter Ricciardi, suggerisce che il vaccino diventi obbligatorio per gli operatori sanitari: “Si può inserire una clausola per gli operatori sanitari e per quelli a stretto contatto con il pubblico e rendere obbligatorio il vaccino. Se non faranno il vaccino, io sono per una forma di obbligo“.
Intanto il governo non mette da parte restrizioni più forti soprattutto per il periodo natalizio, visto che gli esperti prevedono una terza ondata, quando il vaccino non sarà ancora stato distribuito a tutti. Questo vuol dire che i civili, potrebbero avervi accesso direttamente in estate, ma non c’è fretta. Intanto le restrizioni e la prudenza faranno il resto, ma l’accelerazione per la distribuzione è già un dato confortante.