Numerose le polemiche relative al cashback, che sta favorendo gli assembramenti nei negozi. Fermarsi per evitare una nuova impennata di contagi covid potrebbe essere la soluzione?
Il bonus cashback è quanto di più geniale è stato ideato in Italia negli ultimi anni. Una gran bella soluzione per eliminare l‘evasione fiscale e al contempo favorire i pagamenti cartacei rispetto a quelli in contanti.
Un’idea che sembra essere piaciuta molto alla popolazione, che nel primo giorno utile per iniziare ad usufruire del servizio (che consente di recuperare fino a 150 euro entro la fine dell’anno) ha di fatto mandato in tilt l’applicazione IO (oltre 4 milioni di registrazoni in un giorno) attraverso cui si può utilizzare.
Tutto molto bello insomma, se non fosse per la fase a dir poco particolare con cui ormai conviviamo da quasi un anno. L’emergenza covid infatti non si sposa per niente bene con un’innovazione che spinge al consumismo più puro.
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Negozi e centri commerciali sono stati invasi. D’altronde la possibilità di recuperare una piccola somma sulle molteplici spese che da sempre caratterizzano il periodo pre-natalizio alletterebbe chiunque.
In pochi però stanno badando alle conseguenze, in primis chi con molteplici restrizioni, ha deciso si privare alla maggior parte delle persone di riunirsi in grande tavolate per festeggiare il Natale e tutte le altre festività ravvicinate.
Che senso ha spendere per fare i regali se poi non ci si può nemmeno vedere per scambiarseli? Il Governo infatti sta ponderando la possibilità di istituire la zona rossa su tutto il territorio nazionale nei giorni clou del periodo natalizio. Tra le due esigenze la divergenza è netta, ma ormai il dato è tratto a meno che non si decida di stoppare sul nascere il cashback (ipotesi al momento lontana).
L’auspicio è che ciò non abbia degli effetti deleteri a partire dall’inizio del nuovo anno. Già si parla di possibile terza ondata (anche se la seconda non sembra affatto vicina alla conclusione) e con questo genere di autogol si rischia seriamente di poterla innescare.