Non sempre generare un profitto è lecito. A volte, si può commettere il reato di riciclaggio, con tutte le relative conseguenze penali, senza accorgerse.
Il Gruppo di azione finanziaria internazionale (Gafi) e Egmont, con un report, mette in evidenza come i criminali sfruttano le transazioni commerciali per spostare denaro.
Il riciclaggio di denaro è quell’insieme di operazioni mirate a dare una parvenza lecita a capitali la cui provenienza è in realtà illecita, rendendone così più difficile l’identificazione e il successivo eventuale recupero.
In questo senso è d’uso comune la locuzione di riciclaggio di denaro sporco.
Uno dei meccanismi più comuni per riciclare denaro è quello di affidarsi al commercio internazionale.
Ciò avviene perché il commercio internazionale è complesso, e ciò consente do spostare il valore attraverso le transazioni commerciali nel tentativo di legittimare la loro origine illegale o di finanziare le loro attività.
Le attività illecite, dietro al commercio internazionale, sono tante come la preparazione di fatture false, l’errata identificazione delle merci per eludere i controlli e altre violazioni doganali e fiscali.
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Uno degli stratagemmi per riciclare denaro è quello della fatturazione superiore o inferiore di bene e servizi.
Questa pratica è illegale, non va fatta per nessuna ragione al mondo.
Tecnicamente chi emette e chi riceve la fattura sono d’accordo tra loro; questa tecnica è la rappresentazione errata del prezzo del bene o del servizio, diconseguenza si travisa la quantità di beni o servizi al fine di trasferire valore.
L’ultima cosa da non fare mai è descrivere falsamente in fattura beni e servizi, si creerebbe una falsa rappresentazione.
Inoltre, in questo caso avvengono pure fatturazione multipla di merci e servizi, utilizzando una documentazione già esistente.