Le Commissioni Congiunte Bilancio e Finanze del Senato, hanno emendato e approvato la proroga della sospensione del mutuo fino al 31/12/2021 e Bonus vari. Cosa succede?
Tra i vari emendamenti approvati dalle Commissioni Congiunte Bilancio e Finanze del Senato, è stata inserita la proroga della sospensione dei mutui fino al 31/12/2021 e Bonus vari.
Per le Commissioni congiunte, essendo composte nel pieno rispetto delle opposizioni al fine di rendere democratica la decisione, non sarà un problema la successiva discussione in Aula prevista domani 14 dicembre.
Oltre alla sospensione dei mutui, le Commissioni hanno approvato anche altre misure, di per tutti coloro che direttamente e indirettamente hanno avuto danni emergenziali.
Tra queste nuove misure emerge la possibilità per i proprietari immobiliari di ricevere un rimborso del 50% in caso di concessione di uno sconto sul canone di locazione. Il tutto fino a 1.200 euro annui in 12 mesi. Questo varrà per i comuni ad alta tensione abitativa per cui sarà istituito un fondo di 50 milioni di euro.
Acconto imposta sui redditi e IRAP slittano al 30 aprile. In particolare, l’IRAP potrà essere divisa in 4 rate con il primo versamento al 30/04/2020.
Sono state introdotte anche delle misure per la DAD: è stato, infatti, istituito fondo di 5,5 milioni di euro per la formazione in presenza destinato a recuperare deficienze formative accumulate.
Infine, sarà istituito un fondo da 180 milioni di euro, destinato a tutte le partite Iva del decreto Ristori e volto a ridurre il costo delle bollette.
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Sospensione del mutuo: cosa prevede la proroga?
La proroga della sospensione dei mutui fino e bonus vari consentirà di non pagare le rate dei mutui ipotecari prima casa fino al 31/12/2021 a contrario di quello che prevede l’attuale misura, ovvero la sospensione fino al 31 marzo.
Il fondo che gestisce la misura, “fondo Gasparini”, è stato potenziato fino a 400 milioni di euro. Tra le categorie che possono accedere, si è previsto l’aumento troviamo:
- lavoratori autonomi e liberi professionisti il cui fatturato ha subito una riduzione di almeno il 33% rispetto all’anno precedente;
- tutti coloro che hanno subito una riduzione di lavoro, o una sospensione, per almeno 30 giorni.