Gli arresti domiciliari non fermano la voglia di giocare al Gratta e Vinci di un condannato per spaccio. Cosa è successo?
Un 34enne pakistano, agli arresti domiciliari per una condanna per spaccio di sostanze stupefacenti, è stato fermato dalla polizia locale mentre si trovava fuori da una tabaccheria di Castano Primo.
L’uomo era entrato in Italia come richiedente asilo, aveva immediatamente iniziato a prendere il vizio del Gratta e Vinci.
Lo spacciatore, risultava. altresì, inadempiente alle disposizioni disposte a suo carico dopo essere stato processato per direttissima a seguito di un recente arresto per spaccio di sostanze stupefacenti in una città del Piemonte.
All’uomo era stata data la possibilità di presentarsi, in alternativa alla misura cautelare in carcere, l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
L’uomo accettava gli arresti domiciliari al fine di scontare la sua pena.
Ma cosa ci faceva l’ex spacciatore fuori dalla tabaccheria?
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L’uomo si trovava fuori dalla tabaccheria poiché aveva acquistato decine di Gratta e Vinci per tentare la fortuna.
Il soggetto si era messo a grattare, con cappuccio della felpa ben calato sulla testa, i tagliandi gettandone a terra diverse decine.
In particolare, l’uomo, dopo aver cosparso la via dei biglietti non vincenti veniva però fermato dalla pattuglia che allertata da alcuni cittadini circa la presenza di un uomo incappucciato con fare sospetto all’interno del tabacchi si era prontamente portata in zona, pensando ad un possibile rapinatore.
Gli agenti nel procedere al controllo dell’uomo, riscontravano anomalie pertanto oltre a sanzionarlo per le violazioni Covid-19, procedevano ad accompagnare l’uomo presso la locale Stazione Carabinieri dove si procedeva alle ulteriori azioni di Legge.
L’uomo è stato sanzionato per le violazioni delle misure per l’emergenza sanitaria.