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Bonus e indennità

Cashback: per le spese mediche il rimborso sale al 29%

Le spese mediche se pagate con carte di credito o bancomat comportano un rimborso addirittura del 29%. Andiamo a scoprire come avviene

Fonte Pixabay

Il cashback di Natale è partito con risultati decisamente importanti. Tantissime persone hanno scaricato l’applicazione IO per usufruire del rimborso del 10% (fino ad un massimo di 150 euro) sulle spese effettuati fino al termine dell’anno.

Dunque d’ora in poi si vedranno sempre più pagamenti con carte o bancomat così come si auspica il Governo, che man mano vuole eliminare il contante dalla circolazione. Un obiettivo che con incentivi del genere diventa molto meno proibitivo rispetto a quanto si pensava qualche tempo fa.

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Spese sanitarie, oltre al cashback è previsto anche il rimborso Irpef

Un ulteriore mano in tal senso possono darle le spese mediche, che rappresentano alcune tra le uscite principali degli italiani. Infatti in questo caso qualora si paghi con mezzi tracciabili si ha diritto al 10% previsto dal cashback ma anche alla detrazione fiscale del 19%.

In quest’ultimo caso le fatture devono essere riportate nella dichiarazione dei redditi 2021 (per i costi sostenuti nel 2020) così da ottenere uno sconto sul versamento Irpef. In termini pratici ciò comporta spesso rimborsi a conguaglio in busta paga o sul cedolino della pensione.

Facendo un esempio numerico, una spesa sanitaria di 200 euro come una visita specializzata ci consente di recuperare tra cashback e detrazioni Irpef 58 euro. Questo passaggio rappresenta un incentivo contro la lotta all’evasione in campo medico visto che con queste possibilità di rimborso di non poco conto diventa dura pagare in contanti senza farsi rilasciare la ricevuta.

Da tenere a mente che fatture, scontrini e tutto ciò che attesta l’avvenuto pagamento deve essere conservato gelosamente per poi essere fornito a chi di dovere nel momento della dichiarazione dei redditi. 

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Antonio Pilato